Egonu, altro flop Scudetto: Champions, VNL e Mondiali per il riscatto. A Milano in 2 anni non ha vinto niente

  • Postato il 23 aprile 2025
  • Di Virgilio.it
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Ha messo a segno 70 punti complessivi nelle tre partite di finale Scudetto contro Conegliano, non sono serviti a molto. Il tricolore è andato ancora una volta alle Pantere, in tre sole partite. Per la sua Milano non c’è stato nulla da fare. Una superiorità schiacciante, quella della formazione allenata da Daniele Santarelli, che ha annichilito Milano e neutralizzato le schiacciate, i punti, la potenza dalla linea dei tre metri di Paola Egonu. Per la miglior giocatrice al mondo uno smacco, l’ennesimo. Basti pensare che in due anni, da quando è tornata in Italia dopo la breve – e ben remunerata – parentesi in Turchia, a livello di club non ha vinto niente.

Volley, la finale Scudetto dominata da Conegliano

Erano in tanti a pronosticare una serie finale molto equilibrata alla vigilia, visti i progressi mostrati da Milano nelle settimane precedenti e visto anche qualche timido segnale di ingolfamento da parte della macchina perfetta messa a punto dal club veneto. Invece il sestetto di Lavarini s’è sciolto come neve al sole nel momento decisivo (appena un set conquistato in tre gare, proprio nel primo match) mentre De Gennaro e compagne hanno ritrovato smalto, brillantezza e chirurgica precisione, senza più concedere nulla alle avversarie. Risultato: serie risolta in tre gare ed ennesimo Scudetto conquistato da Conegliano.

Conegliano-Milano, i perché del trionfo e del flop

Ma perché Milano è sembrata così inoffensiva al cospetto del pur stellare roster delle venete? In fondo, quattro sesti della squadra presa a pallate nelle tre finali sono punti di forza della Nazionale di Velasco, campione olimpica in carica: Paola Egonu, appunto, e poi Alessia Orro, Myriam Sylla, capitan Anna Danesi. Conegliano, tanto per dire, di Azzurre ne ha “soltanto” tre: Sarah Fahr, Marina Lubian e naturalmente Moki De Gennaro. Le venete sono state semplicemente più “squadra”, hanno aumentato l’intensità al servizio quando occorreva e hanno difeso con una lucidità senza eguali. In attacco, poi, alle bordate di Egonu hanno risposto addirittura con tre cecchine: Haak, Gabi, Zhu Ting.

Egonu guarda avanti: le prossime sfide tra club e Azzurre

Per Paoletta, insomma, c’è da guardare avanti. Il 3 maggio è in programma la semifinale di Champions League a Istanbul, ancora contro Conegliano: ultima occasione per salvare il salvabile e provare fanalmente a battere le gialloblu. Nei nove precedenti stagionali a Milano è sempre andata male. Poi ci sarà la Nazionale, rifugio sicuro e ancora di salvezza. Sotto la guida di Julio Velasco, Egonu andrà a caccia di nuovi trofei, quelli che non è riuscita a portare a casa col suo club. La prima tappa è la Volleyball Nations League, le cui finali sono in programma a luglio. Tra fine agosto e inizio settembre, poi, sarà la volta dei Mondiali.

Paoletta tra sirene turche e voglia di riscatto con Milano

In mezzo, qualche dubbio sul futuro. Già in autunno si era parlato con insistenza di un ritorno di Egonu in Turchia, dove avrebbe trovato soldi e maggiori possibilità di vittoria, a livello locale e internazionale. Il Vakifbank, che proprio mentre Paoletta affondava al PalaVerde in gara-3 s’è laureato campione di Turchia con Guidetti in panchina e Bosetti in campo, avrebbe fatto carte false per riaverla. E molto probabilmente tornerà alla carica anche in futuro. Egonu non può accontentarsi di fare da comprimaria, di veder vincere le altre. Di essere sparring partner delle feste organizzate dai rivali. Chiederà a Milano uno sforzo in più. Non più soldi, ma una rosa ancora più forte, per tornare a trionfare anche col club.

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Virgilio.it

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