Ecco come l’Alto Adige sta gestendo (benissimo) il problema dell’overtourism
- Postato il 12 agosto 2025
- Notizie
- Di SiViaggia.it
- 1 Visualizzazioni

Se c’è una parola che fa da leitmotiv per l’estate 2025, quella è “overtourism”. Già lo scorso anno molte spiagge avevano sollevato il problema provando a trovare soluzioni come tasse d’ingresso, pagamenti e ingressi a numero chiuso ma la situazione sta degenerando coinvolgendo anche la montagna. Un esempio virtuoso arriva dall’Alto Adige che ha però elaborato un piano efficace.
Se ami la montagna, sai quanto sia magico passeggiare tra sentieri silenziosi, respirare aria pulita e sentirti parte di un paesaggio incontaminato ma sai anche che, negli ultimi anni, in molte località alpine il numero di turisti è esploso. Percorsi escursionisti sommersi di persone, funivie con code interminabili, parcheggi sempre al completo: tutto questo rischia di trasformare un’esperienza naturale in una corsa a ostacoli. Ma a quanto pare l’Alto Adige ha una soluzione intelligente e davvero rivoluzionaria.
La tecnologia Skadii Flow in Alto Adige per combattere l’overtourism
Si chiama Skadii Flow e sembra essere la tecnologia più interessante per poter gestire in modo efficace l’overtourism. A metterlo in campo è l’Alto Adige che si mostra, ancora una volta, avanti a tutti. La zona sfrutta una sorta di occhio digitale che monitora in tempo reale quante persone ci sono su un sentiero, quante biciclette stanno scendendo da un percorso o quante auto sono ferme in un parcheggio.
Il sistema sviluppato da un’azienda altoatesina che fa parte del Gruppo HTI ha superato la fase di sperimentazione ed è già applicata in alcune stazioni sciistiche che la usano da tempo in inverno per contare con precisione il numero di sciatori su ogni pista. E adesso il passo avanti: la tecnologia viene applicata anche in estate, distinguendo escursionisti e biker, così da fornire un quadro chiaro e immediato dei flussi turistici.
Quello che sta accadendo in Alto Adige potrebbe diventare un esempio per tante altre destinazioni alpine (e non solo). Se funziona qui, e i primi risultati dicono che funziona alla grande, può essere adottato ovunque ci sia il rischio di overtourism: laghi, parchi naturali, città d’arte. La chiave è un mix di tecnologia, rispetto per l’ambiente e volontà di fare le cose in modo diverso. E, a giudicare dall’entusiasmo con cui località come Vipiteno, sembra che siamo sulla strada giusta.
Perché serve intervenire per combattere l’overtourism
Il problema dell’overtourism non è solo una questione di “troppa gente”. È un fenomeno che tocca direttamente l’ambiente e la vita delle comunità locali. Troppi visitatori concentrati nello stesso luogo possono rovinare i sentieri, disturbare la fauna, saturare i servizi e peggiorare l’esperienza di chi è lì per rilassarsi.Con Skadii Flow, invece, si può intervenire in tempo reale: spostare i flussi verso percorsi meno battuti, attivare navette nei momenti critici, segnalare online quali aree sono più tranquille. Così non solo tu vivi meglio la montagna, ma contribuisci a preservarla.
In più la tecnologia lavora nel pieno rispetto della privacy: i dati vengono raccolti in forma totalmente anonima. Ciò che conta non è chi sei, ma quanti siete e dove vi trovate. L’elaborazione in tempo reale aiuta soprattutto i local che avranno un distribuito meglio distribuito con più sicurezza e un equilibrio che rispetta l’ambiente. Con dati precisi sui flussi, si possono pianificare meglio i servizi: dai trasporti alla pulizia dei sentieri, fino all’organizzazione di eventi.