Eccellenza, Luca Monteforte torna in pista: “Inizialmente ho rifiutato, poi la Genova Calcio mi ha fatto sentire importante”
- Postato il 23 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Dopo un anno e mezzo da vice allenatore, Luca Monteforte torna in pista. Uno dei mostri sacri degli allenatori del panorama locale si rimette in gioco. È la Genova Calcio ad aver riportato sotto i riflettori il tecnico, reduce dall’esperienza al Finale come spalla di Diego Alessi. Ma la voglia di tornare a fare il primo allenatore era tanta. Il fuoco dentro era sempre più caldo ed ecco che, nonostante un iniziale “no”, Monteforte ha scelto di accettare la proposta del club biancorosso. L’ultima esperienza era stata con il Celle Varazze nella stagione 2023/2024. In occasione del suo “come back” lo abbiamo intervistato.
Mister, bentornato in carreggiata. Quali sono le sue prime sensazioni?
È un ritorno felice. Devo intanto ringraziare Diego Alessi, senza la sua benedizione non sarei mai andato via. E anche ovviamente la società Finale. Avevo tanta voglia di tornare, sentivo qualcosa che mi fremeva dentro. Ringrazio il presidente Vacca per l’opportunità. L’esperienza da vice allenatore è stata bella, ma voglio tornare a fare quello che più mi piace.
L’ultimo anno e mezzo lo ha trascorso da vice di un allenatore giovane come Diego Alessi. Cosa ha imparato di nuovo?
Alessi è un ottimo allenatore. Abbiamo tante affinità, tante cose in comune, ma non siamo la fotocopia l’uno dell’altro. Sicuramente ho aggiunto delle cose per quanto riguarda la metodologia di allenamento. Forse la domenica ero poco bravo a fare il secondo, ma durante la settimana siamo stati in grande sintonia.
Si aspettava di rientrare in questo momento? E come si è sviluppata la trattativa con la Genova Calcio?
A dir la verità no, non mi aspettavo di rientrare adesso. Avevo già rifiutato una panchina l’anno scorso perché volevo finire il percorso con Alessi. Alle prime ho detto di no anche alla Genova Calcio, poi Alessi da amico mi ha aperto la possibilità e quindi ci ho riflettuto di più. È stata brava la Genova Calcio a insistere molto e farmi sentire importante. Sono molto felice di essere stato la loro prima scelta.
Domenica ha visto la partita contro la Voltrese (persa 2-0). Ha già notato qualche elemento su cui dover lavorare?
Sentendo anche il direttore quella di domenica è stata una delle partite meno giuste tra tutte quelle che la squadra ha giocato, quindi è difficile fare grandi valutazioni. C’è da lavorare su tutto, sui concetti e i principi di gioco che porto io. Non sarà un lavoro semplice. Mi era capitato solo una volta in trent’anni di subentrare a stagione in corso. Il gruppo è di qualità. Dovremo guardare step-by-step.
In una carriera lunga come la sua, c’è qualche esperienza che le ricorda quella che ha appena cominciato ad affrontare?
No, non credo. Quando subentrai alla Sestrese loro erano ultimi in classifica. Questa è una rosa diversa, più competitiva. Non sono abituati a giocare con le mie idee, ma i giocatori sono buoni e bisogna cercare di rivitalizzare l’ambiente e far tornare l’entusiasmo. Ci vorrà un po’ di tempo, ma non troppo perché bisogna anche fare risultato. C’è tanto da fare.
Sul campionato. Il Millesimo sta andando a un ritmo esagerato, il Pietra e le altre inseguitrici sono vicine. Che Eccellenza vedremo nell’anno nuovo e quali sono gli obiettivi della sua squadra?
Il Millesimo sta facendo un grande lavoro, ci deve essere qualcosa al loro interno che li rende vincenti perché è tre anni che sono primi. Nelle altre categorie erano le squadre più forti, ma quest’anno no. Nei valori il Pietra è meglio del Millesimo. Stanno facendo qualcosa di molto importante, ma c’è un gruppo di squadre attaccate che sicuramente sono di livello. Non è il campionato dell’anno scorso dove c’erano due squadre (Celle Varazze e Rivasamba, ndr) che hanno messo un margine importante con le altre. Per quello che riguarda noi non possiamo che pensare partita dopo partita. Dipenderà molto da quanto tempo ci vorrà per cambiare radicalmente idea di gioco e mentalità.
Ha lavorato a lungo con Lele Cola, ormai ex allenatore del Savona. Ha provato a portarlo con lei alla Genova Calcio?
Lele deve fare il primo allenatore. Quest’anno si è trovato in situazioni particolari ma soprattutto l’anno scorso ha dimostrato di saper dare un gioco alla squadra, poi quest’anno le variabili sono cambiate. Lele rimane un allenatore molto bravo, deve continuare a fare il primo.