Ecatombe a Los Angeles, l'inquietante ipotesi sui "botti di Capodanno"

  • Postato il 15 gennaio 2025
  • Di Libero Quotidiano
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Ecatombe a Los Angeles, l'inquietante ipotesi sui "botti di Capodanno"

Ci sono ancora tre incendi attivi a Los Angeles alimentati dalla ripresa di forti folate di vento: quello di Palisades, il più grave, che finora ha bruciato più di 23.000 acri e al momento risulta ridotto solo del 13%; quello di Eaton, 14.000 acri, contenuto al 27%; e l'incendio di Hurst, 799 acri, quasi del tutto spento. In totale è andata in fumo un'area di 160 chilometri quadrati, perfino più grande di quella occupata dalla città di San Francisco, e secondo i vigili del fuoco niente lascia presagire che quello di Palisades e quello di Eaton possono essere spenti in fretta. Sul primo peraltro nuove foto satellitari fornite dal Washington Post dimostrano come sia altamente probabile che all'origine vi siano stati i fuochi d'artificio fatti scoppiare la notte di Capodanno. Poco dopo la mezzanotte, infatti, i vigili del fuoco erano stati chiamati dai residenti di Pacific Palisades per un piccolo incendio boschivo nella zona di Lachman Lane domato poi in poche ore.

Una settimana dopo nella stessa identica zona è iniziato l'altro incendio che poi ha distrutto l'intera area. Un residente di nome Michel Valentine ha riferito che la risposta all'incidente di Capodanno è stata rapida e impressionante ma non altrettanto si può dire di quella della settimana successiva.
«Per molto tempo non ho visto né poliziotti né pompieri, né a terra né in aria», ha detto Valentine, «sono rimasto deluso perché il secondo incendio si stava sviluppando molto velocemente e non c'era nessuno».

 

 

SENZA ACQUA
Il primo elicottero sarebbe apparso 45 minuti dopo la prima chiamata e per di più era senza acqua. Ma com'è possibile che un incendio nemmeno di grosse dimensioni si riattivi a distanza di una settimana? Michael Gollner, professore di Ingegneria meccanica alla Berkeley con specializzazione nella scienza degli incendi, ha dichiarato al Washington Post che il fuoco nei boschi si può riattivare anche se sembra ormai spento. «Sappiamo che gli incendi si riaccendono e passano dallo stato di covata a quello di fiamma ardente», ha affermato aggiungendo che «è certamente possibile che qualcosa dell'incendio precedente, nel giro di una settimana, si sia riacceso e abbia causato l'innesco». Il portavoce del Los Angeles Fire Department ha assicurato che la notte di Capodanno «le squadre sono rimaste lì per tutto il giorno a ripulire e ad assicurarsi che non ci fossero braci ardenti», ma anche secondo Jacob Bendix, professore emerito di geografia e ambiente alla Syracuse University, le prove in possesso del Washington Post indicano «che è quantomeno concepibile che i resti del precedente focolaio di Lachman abbiano dato origine all'incendio di Palisades». Il capo della polizia di Los Angeles, Jim McDonnell, ha assicurato che sono in corso indagini per individuare la causa principale di ciascuno dei focolai che nel complesso hanno poi provocato l'incendio più devastante della storia della città. Attualmente ci sono ancora 150mila cittadini sotto l'ordine di evacuazione, con più di 700 che sono stati sfollati in nove rifugi.

CATASTROFE ECONOMICA
Almeno 24 sono i morti, 6 i dispersi, 47mila le utenze senza elettricità, mentre le perdite economiche sono salite a 270 miliardi di dollari, una cifra che si avvicina velocemente al 10% del Pil dell'intera California, lo Stato più ricco d'America. «Questo è già uno dei peggiori incendi boschivi nella storia della California», ha affermato Jonathan Porter, il meteorologo capo della società AccuWeather, inferiore solo a quello denominato Tubbs del 2017 che uccise 44 persone e il Rush del 2012 che si estese per 1280 Km2. E mentre la città si colora di fucsia per effetto della sostanza che i canadair stanno spargendo per ritardare il propagarsi delle fiamme e viene dichiarato lo stato di emergenza sanitaria per via dell'aria diventata «irrespirabile» a causa del fumo, nei prossimi giorni è attesa una visita alla città del presidente eletto Donald Trump. Per la verità una risposta ufficiale agli inviti del governatore Newsom non è arrivata mala sindaca Bass assicura che la visita dovrebbe avvenire, anche se non è chiaro se prima o dopo l'insediamento ufficiale del 20 gennaio. Intanto il suo collaboratore Elon Musk ha annunciato di aver ordinato l'invio di un convoglio di Cybertruck Tesla con Starlink e Wi-Fi gratuito «in una disposizione a griglia nelle zone più colpite nell'area metropolitana di Los Angeles/Malibu».

 

 

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Libero Quotidiano

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