“È un virus molto furbo, muta come il Covid. Rischiamo 18-20 milioni di casi”. L’allarme di Bassetti sulla stagione influenzale inziata prima del previsto
- Postato il 27 novembre 2025
- Salute
- Di Il Fatto Quotidiano
- 9 Visualizzazioni
La stagione influenzale 2025-2026 è ufficialmente scattata in anticipo e con una virulenza inattesa. Secondo il sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dall’inizio dell’autunno ben 2,1 milioni di italiani sono già stati colpiti da infezioni respiratorie. Sebbene la circolazione sia dovuta a un mix di virus (Rhinovirus, SARS-CoV-2), sono i virus influenzali e simil-influenzali ad aver registrato un netto e preoccupante aumento nelle ultime settimane.
L’impennata è strettamente legata all’arrivo della variante A/H3N2 (subclade K). Come segnalato dall’European Centre for Disease Prevention and Control, questa variante ha anticipato l’inizio della stagione di ben 3-4 settimane. I dati ISS sono inequivocabili: tra il 18 e il 24 novembre, l’11,2% dei campioni analizzati è risultato positivo ai virus influenzali, un valore che lo scorso anno era stato raggiunto solo a metà dicembre. A essere maggiormente vulnerabili sono, come di consueto, i bambini, con oltre 25 piccoli ogni mille che hanno contratto infezioni respiratorie.
Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha lanciato un avvertimento categorico: “È un virus molto furbo, muta come il Covid, e le nuove varianti riescono a evadere sia l’immunità naturale sia quella indotta dai vaccini precedenti. Rischiamo 18-20 milioni di casi: un italiano su tre”. Bassetti ha inoltre evidenziato come l’Italia stia seguendo un trend europeo: “I dati inglesi parlano già di un mezzo disastro: pur essendo una popolazione molto vaccinata, l’influenza è arrivata prima del previsto. Lo stesso sta accadendo un po’ ovunque e ormai anche in Italia”.
Nonostante il rischio concreto di un’ondata epidemica significativa, il fronte della prevenzione in Italia registra numeri insufficienti. “Un italiano su cinque si vaccina, tra gli anziani solo uno su due, contro l’obiettivo Oms del 75%”, denuncia Bassetti, sottolineando la grave lacuna nella protezione delle fasce più a rischio. Per questo, i medici invitano in coro i cittadini a vaccinarsi senza ulteriori ritardi. Tecla Mastronuzzi, responsabile Macroarea Prevenzione Simg, ribadisce l’importanza cruciale della vaccinazione come misura più efficace per mitigare gli esiti gravi e l’impatto sul sistema sanitario: “Ogni punto percentuale in più di copertura vaccinale significa meno complicanze, meno ricoveri e meno pressione sugli ospedali”. L’appello è chiaro: la vaccinazione tempestiva è l’unica difesa efficace per prevenire che l’anticipo dell’influenza si trasformi in una vera e propria crisi sanitaria.
L'articolo “È un virus molto furbo, muta come il Covid. Rischiamo 18-20 milioni di casi”. L’allarme di Bassetti sulla stagione influenzale inziata prima del previsto proviene da Il Fatto Quotidiano.