“È stata decapitata con un colpo solo”: l’autopsia su Maria Denisa Adas smentisce la confessione di Frumuzache

Maria Denisa Adas è stata decapitata con un colpo solo. È quanto emerge dall’autopsia sui resti della donna uccisa dal reo confesso Vasile Frumuzache, trasferito nel carcere fiorentino di Sollicciano, in una cella da solo, con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere. L’esame, eseguito dall’anatomopatologa Luciana Sonnellini attraverso uno studio del tronco e della testa del cadavere, ha evidenziato un taglio netto, eseguito in un solo movimento “con una mannaia o un’accetta“. Una circostanza che contraddice la versione fornita dalla guardia giurata nel corso della confessione del delitto, dove ha sostenuto di averla decapitata nella camera 101 del residence Ferrucci dopo averla strangolata: operazione eseguita – sempre secondo il racconto messo a verbale dal killer – con un coltello da cucina disponibile nell’alloggio nel residence, che ha reso necessario ripetere strumento più volte i movimenti di taglio.

Sul risultato dell’autopsia, a cui ha assistito il consulente di parte, Michele Rega, nominato dalla madre della vittima, si è pronunciata anche una delle legali della famiglia di Denisa, Marianna De Simone, sottolineando che “non è stato possibile accertare se vi sia stato uno strangolamento prima della decapitazione”. Quel che è certo è che la testa di Denisa è “recisa con un solo colpo, inferto con un’arma importante – spiega ancora la legale – altro che coltello da cucina come ha invece sostenuto Frumuzache”.

Intanto, dopo la convalida del fermo da parte del gip per i pericoli di fuga e di reiterazione del reato, il 32enne Vasile Frumuzache è stato trasferito a Sollicciano, in una cella da solo. Un trasferimento deciso per motivi di sicurezza, per garantire in modo continuativo la sua incolumità dopo l’aggressione nel vecchio penitenziario da parte del cugino di Ana Maria Andrei, a suo volta recluso in quel carcere. Insieme alle indagini, coordinate dalla procura di Prato guidata da Luca Tescaroli e condotte dai carabinieri, sono in corso anche gli accertamenti sotto il profilo psicologico, per ricostruire la personalità dell’uomo, descritto da chi lo conosceva come un bravo marito e padre, e sul suo passato.

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