E’ morto a 94 anni Emilio Fede, storico giornalista e personaggio televisivo

  • Postato il 2 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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emilio fede

Liguria. Lutto nel mondo del giornalismo italiano: si è spento all’età di 94 anni Emilio Fede.

Era ricoverato da diverso tempo in una residenza sanitaria milanese, ma le sue condizioni si sono aggravate nelle ultime ore: l’annuncio del decesso è stato confermato dalla figlia Sveva.

Classe 1931, Emilio Fede ha iniziato la sua lunga carriera in Rai, fino alla conduzione del Tg1 e altri programmi televisivi. Poi l’approdo a Mediaset, dove nel 1992 ha fondato e diretto il primo telegiornale del gruppo, aprendo la strada ai format dell’informazione sulla tv commerciale.

E’ responsabile di Videonews, poi Studio Aperto: storica la data del 16 gennaio 1991 quando Fede dà la notizia in diretta, per primo, dell’attacco americano a Baghdad, creando la scenografia con lo sfondo del deserto, una maschera antigas e alcuni soldati.

Il suo percorso professionale è stato legato, nel bene e nel male, alla vicinanza e all’amicizia con Silvio Berlusconi: determinato, criticato e osannato, il suo stile personalissimo nella conduzione tra notizie e commenti, è stato al centro di polemiche, sanzioni dell’Agcom e satira.

Nella sua vita non sono mancate anche note vicende giudiziarie, che poi lo hanno portato ad allontanarsi dal grande pubblico, un pubblico che lui, comunque, si era costruito e che lo ha seguito nel corso del tempo.

E in queste ore non mancano numerosi i messaggi di cordoglio diffusi anche via social, in memoria dello storico giornalista e personaggio televisivo scomparso.

“Era una persona che in qualche modo era diventata familiare a tanti italiani – ha detto il sindaco di Imperia Claudio Scajola – con le sue battute e i suoi fuorionda. Un giornalista sui generis, ma sempre capace di stare sulla notizia”.

Emilio Fede, inoltre, è stato in visita nella riviera ligure di ponente e Scajola ha ricordato un episodio legato ad un incontro a casa sua assieme a Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri e allo stesso Fede: “Uno suonava il piano, l’altro cantava e Fede faceva il regista. Alla fine decise di restare a dormire, ma a metà della notte prese l’auto e ripartì, dicendo che doveva migliorare l’accoglienza della città”.

Autore
Il Vostro Giornale

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