È morta Skye Gyngell, la chef aveva un tumore: è stata la figura chiave della gastronomia contemporanea e pioniera della cucina sostenibile nel Regno Unito
- Postato il 24 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Lutto nel mondo della ristorazione. La chef australiana naturalizzata britannica Skye Gyngell, figura chiave della gastronomia contemporanea e pioniera della cucina sostenibile nel Regno Unito, è morta sabato 22 novembre a Londra all’età di 62 anni in seguito ad un tumore.
La famiglia ha annunciato la sua scomparsa con una nota in cui la definisce “una visionaria che ha influenzato generazioni di chef e coltivatori, invitandoli a riflettere sul legame tra cibo e terra”.
Nata a Sydney nel 1963, figlia del dirigente televisivo Bruce Gyngell, Skye iniziò la sua carriera culinaria a Parigi, presso la scuola La Varenne di Anne Willan. Successivamente lavorò al Dodin-Bouffant e poi in Inghilterra, al French House e al Dorchester sotto la guida di Anton Mosimann.
Presto si fece notare per la capacità di coniugare eleganza e semplicità nella cucina. Nel 2004 divenne head chef del Petersham Nurseries Café, un locale immerso nel verde a Richmond. Qui creò una cucina intensamente stagionale, elegante e radicata nel territorio, che le valse nel 2011 una stella Michelin. Tuttavia, Gyngell trovò l’esperienza della stella oppressiva: il riconoscimento portava con sé aspettative che contrastavano con la filosofia semplice e naturale del locale.
Così, nel 2012 lasciò il ristorante, definendo la stella “una maledizione” e chiedendo di non ottenerne un’altra in futuro. Pur non essendo stata formalmente rimossa da Michelin, scelse di prendere le distanze dal prestigio e dalla pressione che comportava.
Nel 2014 aprì Spring, a Somerset House, la sua prima avventura in completa autonomia. Qui portò la sua filosofia ingredient-led a un livello superiore: ingredienti selezionati secondo stagione, piatti minimalisti e una cucina che valorizzava ogni parte del prodotto. Nel 2015 avviò una partnership esclusiva con la fattoria Fern Verrow e, nel 2016, introdusse lo Scratch Menu, pensato per utilizzare scarti nobili e sensibilizzare sulla riduzione dello spreco alimentare.
Dal 2018, Spring è diventato uno dei primi ristoranti del Regno Unito completamente privo di plastica monouso, eliminando cannucce, pellicole e contenitori sintetici. Dal 2012 Gyngell era Culinary Director di Heckfield Place, resort di lusso nel Hampshire. Qui ha promosso pratiche agricole organiche e biodinamiche, collaborando con la coltivatrice Jane Scotter per trasformare il Market Garden.
Il ristorante Marle ottenne un Green Michelin Star nel 2022 e lo ha mantenuto fino al 2025, confermando l’impegno della chef nella ristorazione rigenerativa. Skye Gyngell è stata anche food editor di “Vogue” e per cinque anni firma di “The Independent on Sunday”. Ha pubblicato quattro libri di successo: “A Year in My Kitchen” (2006), “My Favourite Ingredients” (2008), “How I Cook” (2010) e “Spring” (2015), premiati dalla Guild of Food Writers e dal Gourmand World Cookbook Award.
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