“È l’ultimo tour? Non chiamatelo così, alla nostra età porta un po’ sfiga. Negli anni ci sono stati liti tra di noi, come nei matrimoni”: i Pooh compiono 60 anni
- Postato il 24 ottobre 2025
- Musica
- Di Il Fatto Quotidiano
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I Pooh taglieranno il traguardo di 60 anni di carriera. La loro avventura insieme è iniziata nel 1966 (hanno venduto oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, ndr) e per festeggiare al meglio nel 2026 Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Riccardo Fogli hanno deciso di lanciare una serie di appuntamenti live da settembre a ottobre 2026 che toccheranno 6 città con doppia data, anticipati da una doppia data 0, per un totale di 14 date nei palasport italiani. “Non chiamatelo ultimo tour perché alla nostra età porta un po’ sfiga”, hanno detto all’unisono tutti i componenti della band con un pizzico di ironia e scaramanzia.
Negli eventi “POOH60 – La nostra storia” ci saranno le grafiche, le scenografie, e le immagini pensate per ripercorrere i 60 anni di storia della band, proprio come era stato fatto nel 1991 per l’omonimo tour iconico con cui i Pooh avevano festeggiato i loro 25 anni di carriera. Dal punto di vista discografico previste uscite antologiche e tante sorprese nel corso dell’anno.
“Abbiamo perso un fratello e c’è stata la pandemia”
“Il ritorno insieme non è stato deciso a tavolino, – ha detto Red Canzian parlando alla stampa milanese – avevamo preso una decisione nel 2016 e l’abbiamo urlata a gran voce per più di un anno durante il tour di addio e all’epoca eravamo davvero convinti di quello che stavamo facendo. Siamo stati per 7 anni divisi, ognuno di noi è andato avanti con i propri progetti, ma la vita è strana, è imprevedibile. In quei 7 anni sono cambiate tantissime cose, abbiamo perso un fratello (Stefano D’Orazio, ndr), c’è stata una pandemia globale che ha fermato il mondo per un pò, tutte cose che ci hanno portato sicuramente a riflettere su quello stavamo facendo e soprattutto su quello che ci mancava”.
E ancora: “Quando ci siamo ritrovati insieme all’inizio del 2023 per un evento nato per commemorare Valerio e Stefano e ci siamo trovati a suonare ancora insieme, è come se la scintilla si fosse riaccesa (o forse in realtà non si era mai spenta). In più i fan tramite i social ci facevano sentire la loro continua richiesta di rivederci insieme, chiunque intorno a noi, a partire dai nostri figli ogni tanto tornava sull’argomento e abbiamo deciso di ritornare con un concerto a San Siro, con tutte le paure e le incertezze del caso, non sapevamo come la cosa sarebbe stata presa dal pubblico dopo anni di assenza dei Pooh”.
Infine: “Quando abbiamo annunciato uno stadio e i biglietti sono andati a ruba in poche ore, abbiamo capito che i Pooh non mancavano solo a noi, e questo ci ha riempito di gioia e dato la spinta per risalire sul palco e trasformare quell’unico evento in un tour. Abbiamo capito che chi fa questo per 50 anni della sua vita con la passione con cui lo abbiamo sempre fatto noi, non può smettere da un giorno con l’altro senza sentirne la mancanza”.
“Il nostro rapporto è come un matrimonio, alti e bassi”
Dodi Battaglia ha aggiunto: “Nel corso degli anni ci sono stati ovviamente dei momenti di lite tra di noi o di disaccordo. Credo sia normale, anche in un matrimonio ci sono alti e bassi, soprattutto in un “matrimonio” che dura 60 anni. Quello che però ci ha sempre unito è però la passione per la musica e per il mestiere che abbiamo la fortuna di fare da quasi 6 decenni e quella passione è sempre stata più forte di qualsiasi litigio o incomprensione. Siamo sempre stati fratelli, amici, e il rispetto che proviamo l’uno per l’altro non è mai mancato. Credo che questa sia sempre stata la nostra forza”.
“Celebrare 60 anni di carriera? Avrei dato del folle”
“Se nel 1966 quando calcavamo i primi palchi ci avessero detto che 60 anni dopo ci saremmo trovati qui – ha aggiunto Roby Facchinetti – a programmare un anno di celebrazioni della nostra carriera probabilmente gli avrei dato del folle. Invece eccoci qui, con la stessa passione e la stessa voglia di salire insieme sul palco di allora”.
A concludere Riccardo Fogli: “Quando mi hanno chiamato nel 2016 per la reunion dei 50 anni ho ritrovato non solo dei musicisti e artisti straordinari ma dei fratelli e degli amici unici. Inutile dire che essere qui dopo 10 anni a celebrare con loro questo anniversario mi fa sentire onorato”.
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