"È inaccettabile". Libano, telefonata Meloni-Netanyahu: che cosa si sono detti

  • Postato il 13 ottobre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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"È inaccettabile". Libano, telefonata Meloni-Netanyahu: che cosa si sono detti

Maggioranza e opposizione compatte nel condannare l'attacco di Israele alla Unifil in Libano. Dopo le dure parole del ministro della Difesa Guido Crosetto, ecco che sul caso interviene Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha chiamato direttamente con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo fa sapere Palazzo Chigi attraverso una nota in cui si legge: "Il Presidente Meloni ha ribadito l'inaccettabilità che Unifil sia stata attaccata dalle forze armate israeliane, ricordando come la Missione agisca su mandato del Consiglio di Sicurezza per contribuire alla stabilità regionale. Ha sottolineato l'assoluta necessità che la sicurezza del personale di Unifil sia sempre garantita". La leader di Fratelli d'Italia ha anche "rinnovato l'impegno dell'Italia in questo senso, dicendosi convinta che attraverso la piena applicazione della risoluzione 1701 si possa contribuire alla stabilizzazione del confine israelo-libanese e garantire il ritorno a casa di tutti gli sfollati".

Netanyahu ha scatenato anche la reazione del primo ministro libanese. Najib Mikati ha difatti criticato l'appello del primo ministro israeliano al capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres. A lui Netanyahu ha chiesto di ritirare le forze di peacekeeping Unifil dal lato libanese del confine. Il Libano - ha fatto sapere Mikati - "condanna la posizione di Netanyahu e l'aggressione israeliana contro Unifil. L'avvertimento che Netanyahu ha rivolto a Guterres chiedendo la rimozione di Unifil rappresenta un nuovo capitolo nell'approccio del nemico di non rispettare" le norme internazionali.

D'altronde, nonostante il rammarico per l'accaduto, Netanyahu ha ribadito che la migliore soluzione sarebbe stata evacuare i peacekeeper dall'area. "Stiamo facendo tutto il possibile per evitare che ciò accada di nuovo - sono state le sue parole -, ma il modo più sicuro per proteggere i soldati UNIFIL è farli uscire dalla zona di combattimento".

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Libero Quotidiano

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