È il 42enne Andy Mwachoko, operaio di origine nigeriana, la vittima sul lavoro al cantiere di Torino Esposizioni

  • Postato il 18 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – La comunità si stringe attorno alla famiglia di Andy Mwachoko, l’operaio 42enne di origine nigeriana morto sul lavoro nel cantiere di Torino Esposizioni dove si sta costruendo con fondi Pnrr la nuova bilioteca civica centrale e il teatro Nuovo. Mwachoko, stava lavorando vicino alla gru che stava scaricando delle reti metalliche quando il carico è piombato su di lui schiacciandolo.

Inutili i soccorsi giunti con le ambulanze del 118 Azienda Zero che hanno potuto solo constatarne la morte: era in arresto cardiaco già all’arrivo dei sanitari.

Mwachoko lavorava per la ditta Cobar Spa di Altamura (Ba) che ha in gestione l’appalto per i lavori affacciati su su viale Boiardo a Torino Esposizioni. Cordoglio per lui anche da parte dei sindacati e le associazioni per la sicurezza sul lavoro.

“Le gru continuano a fare strage di lavoratori nel Torinese – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – confermando ancora una volta l’edilizia come uno dei settori più a rischio per l’incolumità di chi ci opera, anche all’interno delle grandi opere”.

“La ‘patente a crediti’ così come è attualmente strutturata – afferma Quirico – non appare uno strumento adeguato per un’effettiva prevenzione, così come vanno riviste le normative su caduta dall’alto e formazione di lavoratori e datori di lavoro. Sono questioni cruciali che sicuramente affronteremo a Roma insieme a Istituzioni e parti sociali in occasione della seconda edizione degli Stati Generali su Salute e Sicurezza sul Lavoro (Sgssl), in programma a Palazzo Montecitorio dal 21 al 23 ottobre 2025, a cui l’associazione Sicurezza e Lavoro collabora sin dalla prima edizione, per promuovere efficaci tutele per lavoratori e lavoratrici”.

“Continua la conta dei morti sul lavoro a Torino. Dall’inizio dell’anno nel nostro territorio hanno perso la vita circa 25 persone, in forte aumento rispetto all’anno precedente. Quello che sta succedendo nei posti di lavoro è di una gravità inaudita. I lavoratori continuano a morire nonostante gli appelli e i richiami al rispetto delle regole, le denunce e i buoni propositi. In attesa di capire l’esatta dinamica di questa ennesima tragedia e dell’accertamento di eventuali responsabilità ci stringiamo intorno alla famiglia di Andy Mwachoko, il giovane operaio di origine nigeriane di 42 anni, padre di tre figli. Siamo sgomenti e tristi per la perdita di un’altra vita umana e per il dolore che ha colpito un’altra famiglia”. Così il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Giuseppe Filippone commenta la notizia dell’ennesima morte sul lavoro.

 

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Quotidiano Piemontese

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