Due scialpinisti morti sul Monte Bianco: sono precipitati in due crepacci diversi, a distanza di poche ore
- Postato il 6 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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È una discesa nota e battuta, nonostante sia un fuoripista. Siamo sul versante francese del Monte Bianco, dove ha perso la vita Giovanni Andreis. Il 40enne originario di Cles era un sciatore esperto, appassionato freerider e socio del Club Alpino Italiano.
Insieme a un gruppo di circa 20 persone stava scendendo sul fuoripista della Vallée Blanche quando è precipitato in un crepaccio profondo circa trenta mentri. Il soccorso in elicottero è arrivato dalla vicina Chamonix ma il corpo di Andreis è stato recuperato senza vita. E nella stessa zona ma sul ghiacciato di Argentière, qualche ora più tardi, un uomo di 65 anni la cui identità non è stata ancora resa nota è precipitato in un crepaccio ed è morto.
I crepacci – come si legge su outdoortest.com – sono delle fessurazioni che si formano nel ghiacciaio in seguito al naturale movimento del ghiaccio stesso a causa della gravità. Questo quanto scritto sul sito specializzato: “I crepacci possiamo considerarli vivi, sono la diretta conseguenza del continuo movimento del ghiacciaio e per questo motivo non sono un ostacolo statico, immutabile nel tempo. Da una stagione all’altra, da un mese all’altro e persino da un’ora all’altra dove il passaggio era sicuro può non esserlo in seguito. Seconda precisazione: sembrerà banale, ma i crepacci sono da temere non quando sono visibili, bensì quando nascosti dalle nevicate, così ponti di neve fragili possono diventare una subdola botola”.
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