Due savonesi alla “Maratona del Polo Nord”: l’impresa di Matteo Peirone e Fabio Rossi tra temperature sottozero, permafrost e orsi polari
- Postato il 21 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Una gara per veri intrepidi, a temperature proibitive e dal percorso unico, che si snoda tra paesaggi mozzafiato, maestose montagne, natura selvaggia, antiche aree minerarie e… orsi polari. Stiamo parlando della Spitsbergen Marathon, gara nota anche come “Maratona del Polo Nord” che si tiene ogni anno nelle Isole Svalbard, il luogo abitato più a nord del mondo.
Quest’anno alla competizione (tenutasi lo scorso 14 giugno) hanno partecipato anche due savonesi: il noto cantante lirico Matteo Peirone e il tecnico di laboratorio metalmeccanico Fabio Rossi, entrambi ex giocatori del Savona Rugby. “Da alcuni anni ci pensavamo e per molti mesi l’abbiamo preparata e infine siamo partiti – spiegano a IVG.it – Volevamo provare a correre la Spitsbergen Marathon: prudentemente, abbiamo deciso di correre la mezza maratona. Infatti anche d’estate le condizioni sono abbastanza estreme”.
Matteo e Fabio hanno raggiunto le Isole Svalbard qualche giorno prima della data prevista per lo start: “Siamo arrivati alcuni giorni prima per acclimatarci: le previsioni erano molto brutte, con neve e vento previsti quasi per ogni giorno. Abbiamo però imparato che le previsioni, vicino al Polo Nord, sono quasi inutili: fortunatamente, abbiamo avuto giorni e notti di sole e cielo limpido. Soprattutto le notti, durante le quali il vento si placava e il sole splendeva alto come da noi alle 5 di pomeriggio”.
Grazie a queste condizioni, i due ragazzi hanno potuto “allenarsi, camminare e fare una piccola crociera fino ai ghiacciai del lato nord del Isfjiörden, vedere i trichechi e le pulcinelle di mare, degustare le specialità artiche, come gli affumicati di balena e di foca, passeggiare in mezzo alle renne artiche (che sono piccole, con le gambe corte e il manto bianco). Abbiamo anche assistito alla visita del Re e della Regina di Norvegia, giunti con la nave reale in occasione dei cento anni dall’annessione delle Svalbard al Regno di Norvegia”.
Il 14 giugno, come detto, lo start, insieme ad altri 400 atleti provenienti da tutto il mondo: “La temperatura percepita era di -2 gradi e c’era vento forte – raccontano ancora i due savonesi – Il percorso prevedeva alcune salite e si svolgeva per lo più sullo sterrato che si appoggia sul permafrost, la terra gelata che impedisce lo sviluppo di ogni forma vegetale tranne alcuni ciuffi d’erba e il muschio. L’emozione di correre sul bordo dei fiordi gelati e accanto alle miniere di carbone abbandonate è stata enorme. La felicità di tagliare il traguardo davvero straordinaria”.

La corsa di Matteo e Fabio aveva anche un risvolto personale: “Entrambi abbiamo superato importanti problemi di salute e, con la nostra corsa, abbiamo voluto ricordare l’importanza di curare la salute e mantenere la forma fisica. E ricordare l’eccellenza delle cure che il nostro ospedale San Paolo offre ai savonesi. A tal proposito, a breve annunceremo iniziative di solidarietà e raccolta fondi tramite la onlus ASSFAD che si occupa di gastroenterologia.”