Ducati inaugura il 2026 con due livree speciali che omaggiano la storia racing
- Postato il 20 novembre 2025
- Moto
- Di Virgilio.it
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Con il sesto titolo costruttori consecutivo, un primato storico, la Ducati si è elevata sul tetto del mondo nella massima classe del Motomondiale con svariate gare d’anticipo. Marc Marquez ha siglato 16 podi, tra cui 11 vittorie e 10 doppiette GP/SR (comprese 7 di fila), mettendo in ombra Bagnaia, autore di due successi ad Austin e Motegi. Numeri record per una squadra imbattibile. Almeno una moto Ducati arriva tra i primi tre ininterrottamente in MotoGP dal 2021 e una nuova generazione di campioni scriverà pagine leggendarie di un mito italiano.
In occasione dei test di Valencia la Casa di Borgo Panigale, per l’arrivo del suo Centenario (1926–2026), ha svelato in pista due livree che omaggiano il DNA racing. Un tributo alle Desmosedici di Pecco Bagnaia e Nicolò Bulega, sostituto di Marc Marquez per infortunio nelle ultime due tappe del calendario. La prima livrea è ispirata alla 750 Imola Desmo, divenuta leggendaria grazie alla doppietta di Paul Smart e Bruno Spaggiari alla 200 Miglia di Imola del 1972, e la seconda con i colori della 750 Supersport Desmo, la moto con cui Franco Uncini celebrò il titolo italiano della classe 750 cc nel 1975.
Due anime audaci
Il debutto delle livree storiche arriva dopo un anno spettacolare per la Ducati. Fatturati record, ventunesimo titolo costruttori in Superbike, risultati top nei principali campionati nazionali, oltre ai riconoscimenti in MotoGP. Il ritmo avuto da Marc Marquez è stato ineguagliabile per i competitor. Nessun ducatista si era laureato con così largo anticipo in sella alla Rossa, nemmeno Stoner nel campionato 2007. Le ottime performance di Alex Marquez hanno impreziosito un palmares ricco con il riconoscimento di vice campione. Gresini Racing ha battuto il team di Valentino Rossi, palesando un rendimento straordinario della Desmosedici GP.
Una continuità di rendimento unica nel corso degli ultimi anni, frutto del know-how italiano, concentrato sul talento e sulla cultura del lavoro. Oggi appare scontato che Ducati sia più forte di Yamaha e Honda, ma un tempo i colossi giapponesi mostravano una supremazia inscalfibile. La superiorità dimostrata con Bagnaia, Martin e Marquez, nel corso delle ultime stagioni, rende ancora più affascinante il lancio di livree che inneggiano alle vittorie del passato.

La fine di un’era
Nel 2026 la Desmosedici 1000 cc avrà la sua ultima recita in MotoGP. Poi la top class cambierà volto con le nuove moto con aerodinamica semplificata e cilindrata 850. La Ducati si è consolidata anche nella massima categoria del campionato delle moto derivate di serie con la cavalcata di Bulega e Bautista. Nel 2025 è arrivato il ventunesimo titolo Costruttori della propria storia e il quarto di fila, grazie alle prestazioni imperiali della Panigale V4 R. L’ex allievo dell’Academy di Valentino Rossi si è giocato il titolo, sino all’ultima corsa contro il bicampione Toprak Razgatlioglu.
Il 2025 ha rappresentato l’ultima annata agonistica della Panigale V4 R, che dal 2026 lascerà il testimone a una nuova generazione completamente rinnovata. La crescita del brand emiliano è avvenuta anche con risultati di spessore nel CIV SBK Production Bike, la categoria del Campionato Italiano Velocità, in Germania nell’IDM, il Campionato Tedesco Superbike, a conferma della qualità dei progetti Ducati che si estendono anche all’off-road.