Dove è stato girato Io Sono Leggenda: le iconiche location del film con Will Smith
- Postato il 7 luglio 2025
- Luoghi Da Film
- Di SiViaggia.it
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Quando pensiamo a Io Sono Leggenda ci vengono subito in mente le immagini surreali di una New York deserta, invasa dalla natura e immersa nel silenzio. Il film del 2007, diretto da Francis Lawrence e interpretato da Will Smith, ha fatto la storia anche grazie alle sue ambientazioni spettacolari e ha offerto un’anteprima della fine del mondo. Basato sull’omonimo libro di Richard Matheson del 1954, racconta l’avventura del dottor Robert Neville, l’unico essere umano rimasto a New York dopo che un virus creato dall’uomo, nato da una rivoluzionaria cura per il cancro, si è trasformato in un virus letale.
Come fece Danny Boyle con 28 Giorni Dopo a Londra, il team di produzione di Io sono Leggenda ha potuto liberare interi isolati della città di New York per brevi periodi e nei weekend. Anche la più breve scena esterna richiedeva di allestire ogni location con auto abbandonate, facciate di edifici fatiscenti, piante e erbacce artificiali inserite nei marciapiedi crepati e uno strato finale di sporco. Scopriamo insieme le location reali del film, tra luoghi iconici e scorci trasformati in un paesaggio post-apocalittico.
Dove è stato girato
Quasi tutto il film è stato girato a Manhattan, il cuore pulsante di New York. Ma nel film la città è completamente svuotata, invasa da piante e animali selvatici. Per ottenere questo effetto, alcune delle strade più trafficate al mondo sono state chiuse per giorni, tra cui Washington Square Park dove si trova la casa del protagonista, in un edificio residenziale ricostruito per la produzione, Times Square che appare deserta e inquietante in una delle scene più potenti, e Fifth Avenue dove Will Smith cammina tra i negozi e i grattacieli, in una metropoli improvvisamente priva di vita. Per girare queste scene, la produzione ha dovuto ottenere permessi speciali e coordinare centinaia di comparse, creando un’atmosfera realistica e al tempo stesso surreale.

Tra le strade di New York
Neville appare per la prima volta nel film mentre guida la sua Mustang Shelby verso sud sulla Fifth Avenue, partendo dalla 38th Street, passando per Herald Square e il grande magazzino Macy’s, prima di svoltare a sinistra in 34th Street. Sulla West 25th Street, devia improvvisamente per evitare un cervo che corre libero in città davanti al Flatiron Building. Insegue l’animale attraverso Madison Square Park, prima di uscire in East 26th Street e superare l’elegante Hotel Giraffe (una location importante anche per la versione cinematografica di Sex And The City) su Park Avenue. Anche nelle ore più tranquille, sarebbe stato impossibile riempire Times Square con vegetazione rigogliosa. Per questo, il Kingsbridge Armory (ex Eighth Regiment Armory), un’ex caserma della Guardia Nazionale su West Kingsbridge Road nel Bronx, ha ospitato il grande set di ‘Times Square’ invaso da erbacce, dove Neville lascia andare generosamente una famiglia di leoni con la preda che stava cacciando.
Brooklyn
Una delle sequenze più memorabili del film è ambientata sul Ponte di Brooklyn che appare parzialmente distrutto. Per rappresentare la quarantena e l’evacuazione della popolazione, la produzione ha ricostruito sezioni del ponte e girato scene molto complesse, con elicotteri e mezzi militari. Il costo stimato di questa scena è stato di oltre 5 milioni di dollari, rendendola una delle più costose nella storia del cinema. Molte scene interne, comprese quelle ambientate nell’ospedale abbandonato, sono state girate all’interno degli edifici industriali dismessi del Brooklyn Navy Yard. Queste location hanno offerto ambienti perfetti per le sequenze più intense e claustrofobiche del film. Un confronto suicida con le creature notturne sotto il Brooklyn Bridge porta al suo salvataggio da parte di altri due sopravvissuti, Anna (Alice Braga) ed Ethan (Charlie Tahan), che avevano sentito i suoi messaggi radio. Questo momento di fortuna ha un lato oscuro: le orde di infetti si dirigono verso il suo rifugio a Washington Square, ormai non più sicuro.

La casa-rifugio di Neville
L’appartamento che si vede nel film si trova al numero 11 di Washington Square North, con vista sul famoso Arco di Washington Square. Questa casa fortificata è il rifugio di Neville nella città deserta, barricata con pesanti porte e finestre sigillate per proteggerlo dagli infetti. Mentre cammina nella penombra della sua dimora, l’isolamento e la desolazione della sua esistenza sono palpabili, riflettendo l’inquietante tranquillità del paesaggio urbano abbandonato all’esterno. Washington Square North, situato nel Greenwich Village di New York, è un punto di riferimento storico e culturale. Confina con l’iconico Washington Square Park, un centro di attività comunitarie con la sua grande fontana centrale. Il quartiere è inoltre circondato dal vivace campus della NYU e da numerosi caffè e ristoranti. Gli interni dell’appartamento, decorati con opere d’arte preziose delle gallerie cittadine, sono stati ricostruiti nella caserma Marcy Avenue Armory, nel quartiere Williamsburg di Brooklyn, che ha ospitato anche le scene di Sherlock Holmes di Guy Ritchie (2009), con Robert Downey Jr.

Il tempo libero di Neville
Con Manhattan come suo parco giochi, Neville passa il tempo perfezionando il suo swing di golf sul Lockheed A-12 Blackbird esposto all’Intrepid Sea-Air-Space Museum, Pier 86 su West 46th Street. Will Smith in realtà si trovava su una piattaforma accanto all’aereo, poi digitalmente spostato per apparire come se battesse la pallina dall’ala. Questo elegante aereo da ricognizione è molto fotogenico ed è lo stesso che si vede come Decepticon in Transformers: Revenge of the Fallen.
Neville pesca anche nella piscina apparentemente ben fornita al Tempio di Dendur, una delle esposizioni più famose del Metropolitan Museum of Art, al 1000 di Fifth Avenue con angolo 82nd Street sulla East Side. Il tempio egizio ricostruito e trasferito negli Stati Uniti nel 1967 da Tuzis, in Nubia, dove fu trovato, è apparso anche in Harry ti presento Sally ed è uno dei monumenti newyorkesi che Woody Allen mostra in Manhattan. Fu un dono alla dea Iside costruito intorno al 15 d.C. e oggi è simbolo di conservazione della storia e condivisione delle culture.