Dove conviene fare la spesa nel 2025: la classifica dei supermercati e discount più economici secondo Altroconsumo
- Postato il 7 settembre 2025
- Lifestyle
- Di Blitz
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In tempi di inflazione e rincari continui, una domanda è diventata centrale per milioni di famiglie italiane: dove conviene fare la spesa? A questa domanda ha cercato di dare risposta la nuova indagine annuale di Altroconsumo, che anche nel 2025 ha monitorato i prezzi in tutta Italia stilando la classifica delle catene di supermercati e discount più convenienti.
Si tratta della 36ª indagine nazionale, un lavoro capillare che ha preso in esame oltre 1,6 milioni di prezzi rilevati in 1.150 punti vendita sparsi in 67 città italiane. Il risultato è una fotografia dettagliata dei costi che affrontano le famiglie quando riempiono il carrello.
L’analisi ha preso in considerazione 125 categorie di prodotti, dagli alimentari ai detersivi, dai cosmetici ai prodotti per animali. Non solo: Altroconsumo ha diviso i dati in diversi scenari di acquisto, così da rispecchiare il comportamento reale delle famiglie.
Quanto si può risparmiare davvero
I numeri parlano chiaro: scegliere il punto vendita giusto può fare una grande differenza sul bilancio familiare. Secondo i calcoli di Altroconsumo, una famiglia di quattro persone può arrivare a risparmiare:
- 1.359 euro a Roma
- 1.270 euro a Milano
- 1.179 euro a Treviso
- 1.126 euro a Udine
Tutto questo solo cambiando supermercato, senza rinunciare alla qualità, ma scegliendo con attenzione dove fare la spesa.
Come funziona l’indice Altroconsumo
Per elaborare la classifica, Altroconsumo utilizza un indice di convenienza:
- La catena con i prezzi più bassi ottiene indice 100.
- Un supermercato con indice 110 significa che, a parità di prodotti, i prezzi sono in media più alti del 10% rispetto alla catena più economica.
Questo metodo consente di avere un quadro immediato e comparabile, indipendentemente dalla città o dal tipo di punto vendita.
Supermercati e discount: chi vince nel 2025

L’indagine distingue tra diversi tipi di carrello della spesa: da chi sceglie solo prodotti economici a chi punta alle grandi marche, passando per le private label.
Discount: la convenienza resta imbattibile
Chi preferisce i prodotti a prezzi bassi troverà nei discount la soluzione più conveniente. La classifica 2025 vede in testa:
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Eurospin (indice 100)
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Aldi (101)
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Lidl e In’s Mercato (102)
Queste catene confermano la loro forza nel segmento del risparmio puro.
Marche private: il compromesso intelligente
Per chi punta sulle etichette del supermercato, che spesso offrono un buon equilibrio tra prezzo e qualità, la classifica vede:
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Carrefour (100)
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Spazio Conad (101)
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Conad (103)
Un segnale importante, perché le private label rappresentano ormai una parte consistente del carrello medio degli italiani.
Prodotti di marca: le differenze tra insegne
Chi sceglie solo prodotti pubblicizzati e di marchi famosi può comunque risparmiare scegliendo la catena giusta. In questo caso, le più convenienti sono:
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Famila e Famila Superstore (100)
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Esselunga, Ipercoop e Spazio Conad a seguire.
La spesa mista: lo scenario più realistico
La maggior parte delle famiglie alterna prodotti economici, private label e marchi famosi. È la cosiddetta spesa mista, che nel 2025 risulta più conveniente da:
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Famila e Famila Superstore (100)
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In’s Mercato, Eurospin e Lidl se si guarda invece ai discount.
L’altalena dei prezzi nelle città italiane
Un altro dato significativo riguarda le differenze di prezzo all’interno della stessa città. Per lo stesso prodotto, Altroconsumo ha rilevato oscillazioni che arrivano fino al 170% in più.
Questo significa che, senza spostarsi troppo, una famiglia può spendere quasi il doppio o la metà semplicemente cambiando supermercato.
Roma, Milano e Treviso guidano la classifica dei risparmi possibili, ma anche in città come Napoli, Bologna e Torino le differenze sono rilevanti.
Inflazione e rincari: cosa è cambiato in 5 anni
Negli ultimi cinque anni, la spesa degli italiani ha subito l’impatto dell’inflazione. Secondo i dati Altroconsumo:
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Nei supermercati i prezzi sono aumentati del 24%
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Negli ipermercati del 23%
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Nei discount del 26%
L’inflazione generale nello stesso periodo è stata del 19%. Questo significa che il carrello è diventato più caro della media, e che i discount, pur restando più convenienti, non hanno potuto assorbire del tutto i rincari.
Il ruolo delle private label
Un aspetto che emerge con forza dall’indagine è la crescita delle marche private. Sempre più italiani le scelgono come compromesso tra qualità e risparmio.
Molti di questi prodotti hanno qualità comparabile alle marche più note, ma a un prezzo sensibilmente inferiore. Per questo motivo rappresentano oggi una componente strategica per chi vuole ridurre le spese senza rinunciare a una certa garanzia di affidabilità.
Perché la scelta del supermercato fa la differenza
Secondo i calcoli Istat, una famiglia con due figli spende in media 9.276 euro all’anno per la spesa. La scelta del supermercato può determinare fino a 1.300 euro di differenza nello stesso anno.
In tempi in cui i costi di energia, affitti e carburanti aumentano, il margine di risparmio sulla spesa quotidiana diventa fondamentale.
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