Dossier Arecco sul Porta a porta, Lanza: “Inversione a U per rincorrere il consenso”. RiformiAmo Savona: “Solo propaganda elettorale”
- Postato il 20 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Il consigliere Arecco oggi propone l’esatto contrario di quello che la sua giunta aveva approvato: allora voleva mastelli individuali ovunque, oggi invoca cassonetti “intelligenti”. Un’inversione a U per rincorrere il consenso“. Così il consigliere Luigi Lanza replica al consigliere Massimo Arecco dopo la presentazione del suo dossier sul porta a porta a Savona.
“La scelta di introdurre contenitori condominiali e isole di prossimità – prosegue -, che hanno semplicemente reso praticabile quel piano, adattandolo alla realtà savonese. A differenza di quanto aveva fatto la sua giunta. Il nuovo sistema inoltre non è meno efficiente: la raccolta differenziata ha già superato il 70%, partendo da poco più del 40%. Ora serve migliorare la pulizia complessiva della città. A partire da una più efficace organizzazione del servizio da parte dell’azienda e assunzioni ove necessario, come chiesto dagli stessi sindacati e già affrontato in consiglio comunale”.
“È una fase di assestamento che richiede attenzione e responsabilità, non polemiche strumentali. Alcune migliorie, come il posizionamento di nuovi cestini nei quartieri, sono già in corso. Sorprende, invece, vedere l’ex vicesindaco impegnato in conti a spanne e ricostruzioni imprecise. Proprio venerdì lavoratrici e lavoratori del settore hanno scioperato. Vanno ascoltati. Non serve invece strumentalizzare uno sciopero nazionale – indetto per chiedere maggiori tutele e migliori condizioni di lavoro – per fini elettorali”.
Sulla questione interviene anche il gruppo consigliare RiformiAmo Savona: “Il consigliere Arecco pare aver fatto il vicesindaco a sua insaputa e dimostra, con questo dossier, di non aver nemmeno letto il Piano Industriale progettato da Contarina e varato, nel 2021, da lui e dalla sua giunta. Questo piano, infatti, prevedeva come prevalente e prioritaria la diffusione di dotazioni singole. Prevedeva, però, che laddove vi fosse spazio pertinenziale nei condominii, si potesse optare per contenitori di più grande volumetria, chiusi con chiave”.
“La prossimità era altrettanto ammessa, seppur con tutta una serie di limitazioni. Il lavoro fatto dal Comune e da Seas è stato quello di migliorare il piano trovando le soluzioni caso per caso, insieme ai vari Condominii. Il Comune, poi, come ormai noto, ha concesso la gratuità del suolo pubblico qualora i bidoni cosiddetti ‘condominiali’ siano collocati fuori dalle pertinenze private/condominiali e, appunto, su suolo pubblico”.
“E’ falsa – proseguono – l’affermazione che l’Amministrazione ha radicalmente modificato l’impostazione del Piano con un aggravio di costi stimato in un milione di euro: gli investimenti in termini di soli contenitori e mastelli da piano industriale e da offerta tecnica superavano i 2 milioni di euro. Per contenitori, mastelli, sottolavelli, sacchi e attrezzature dedicate alle utenze, la spesa complessivamente si e’ attestata su 1,8 milione di euro. E’, quindi, falsa l’affermazione che Arecco fa quando dice che il sistema attuale sarebbe meno efficiente e più costoso rispetto a quello ipotizzato nel piano originario e che le modifiche avrebbero comportato un ‘considerevole esborso di denaro non previsto’ e che, con risorse analoghe, si sarebbero potute realizzare oltre 100 stazioni ecologiche intelligenti: il costo del personale, ad esempio, non si sarebbe mai potuto ridurre solo aumentando le isole ‘intelligenti’ perche’ le stesse non possono essere installate in tutto il territorio per motivi logistici, di manovrabilita’ dei mezzi e, quindi, si sarebbe comunque dovuto impostare un porta a porta spinto nella maggior parte delle vie della Citta’, oltre al fatto, non secondario, che con le ‘isole intelligenti’ si comprometteva l’obiettivo del piano industriale del raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata”.
“Ricordiamo – concludono – che il piano prevedeva il raggiungimento delle percentuali che già ora abbiamo raggiunto. Ultima considerazione: non sappiamo chi abbia fatto i conti ad Arecco, ma sappiamo che sono del tutto errati. Per i cassonetti ‘intelligenti’ si sarebbe dovuto spendere più del doppio di quello speso e quasi il triplo per i mezzi necessari per movimentarli! Prima di fare simili affermazioni, bisognerebbe studiare le carte e avere contezza di ciò che si dice. Altrimenti si alimenta un clima di confusione tra i cittadini. Da chi ha avuto ruoli apicali di governo della Citta’, non ci si aspetta questo atteggiamento irresponsabile, solo per propaganda elettorale”.