Dopo le violenze a corteo ProPal convalidati due arresti. Ma i manifestanti tornano liberi

  • Postato il 6 ottobre 2025
  • Cronaca
  • Di Agi.it
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Dopo le violenze a corteo ProPal convalidati due arresti. Ma i manifestanti tornano liberi

AGI - Sono stati convalidati gli arresti dei due manifestanti bloccati nel corso delle tensioni avvenute, sabato sera, tra via Merulana e piazza di Santa Maria Maggiore, dopo il corteo proPal. I due - un 19enne di Padova e un 39enne di Bologna - fermati dalla polizia sono tornati però liberi. Il tribunale, nonostante le richieste dell'accusa rappresentata in aula dal pm Giorgio Orano, ha ritenuto di non disporre la misura cautelare nei confronti degli imputati.

Nel primo caso il manifestante di 19 anni è stato fermato su via Merulana. Secondo quanto ricostruito, il giovane avrebbe lanciato una bottiglia contro gli agenti. Il processo per lui è stato fissato al prossimo 12 maggio.

L'arresto del 39enne e la sua difesa

Il 39enne bolognese, invece, è stato arrestato per resistenza in concorso perché "con volto travisato" lanciava "bottiglie e una sedia" e poi ha opposto "resistenza attiva" al momento dell'arresto. L'uomo, nel corso dell'udienza per direttissima, ha spiegato di essere un "libero professionista nel settore del cinema e dei documentari". "Non ho lanciato bottiglie", ha spiegato. "Ero a San Giovanni poi siamo andati a San Lorenzo in una piazza a bere qualcosa - ha ricostruito - erano le 21 e, siccome la metro avrebbe chiuso, ho detto 'andiamo a Manzoni', io non ho visto nessun gruppo, ma solo i poliziotti e incuriosito sono andato a vedere cosa stesse succedendo e c'erano i poliziotti in antisommossa che avanzavano senza avere davanti nessuno".

La versione del manifestante e la decisione del giudice

"Poco dopo mi sono girato e ho visto un poliziotto venire contro con decisione e per questo sono scappato con un cappuccio e nessun passamontagna", ha affermato in aula. "Poi ho preso una sedia e l'ho lanciata verso i poliziotti. Fatto questo lancio che considero un errore - ha detto - ho visto qualche agente che stava venendo contro e sono fuggito". Poi è stato fermato.

La ricostruzione non ha convinto il pubblico ministero. Per questo è stata chiesta la misura cautelare di obbligo di dimora nel Comune di Bologna. Il giudice però ha optato per la liberazione senza misura cautelare.

 

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Agi.it

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