Dopo il voto delle Regionali più siparietti che trincee in consiglio comunale a Genova

  • Postato il 31 ottobre 2024
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Generico ottobre 2024

Genova. “Ho il cellulare che non funziona più da quanti messaggi ho ricevuto, tanti con la canzone Happy Birthday Mr. President di Marylin Monroe che, se devo dire, come voce non mi fa impazzire”. Lo rivela Marco Bucci prima di entrare in aula per il primo consiglio comunale a Genova dopo le elezioni regionali.

Più siparietti che trincee, saltata la prima delle tre delibere necessarie per la decadenza del sindaco eletto presidente – Marco Bucci non è stato ancora proclamato – la seduta di questo giovedì 31 ottobre è stata un succedersi di gag legate (anche) al fatto che proprio oggi cade il compleanno di Bucci. Il neo 65enne ha mantenuto, parzialmente, la promessa fatta durante la chiusura della campagna elettorale: “Se vinco festeggio il compleanno portando in consiglio i pasticcini di mia moglie”.

In realtà i pasticcini sono rimasti al sesto piano di palazzo Tursi, dove si trova il suo ufficio. “In consiglio sono stati un po’ cattivelli, ma non scrivetelo”, scherza. Niente anticipazioni da parte di Bucci su quella che potrà essere la composizione della giunta“Lunedì ci sarà una riunione con tutti i partiti”, anticipa – ma conferma che la non presenza in giunta del suo assessore all’Ambiente, Matteo Campora, è stata “concordata”.

Poi ancora spazio alla leggerezza. C’è chi chiede a Bucci se abbia potuto apprezzare l’imitazione che ne ha fatto, in tv, Paolo Kessisoglu: “Non l’ho vista, so solo che parla di focaccia, però mi rammarico che un altro comico, Maurizio Crozza, in sette anni non abbia mai trovato l’occasione di farmi il verso”.

Tra le note liete del consiglio comunale anche l’applauso per il capogruppo Pd Simone D’Angelo che proprio ieri è diventato papà. “Lo abbiamo chiamato Pietro”, ha raccontato il consigliere, in una delle sue ultime sedute in aula rossa visto che ha strappato anche lui il pass per il consiglio regionale. Bucci lo punta e dice, sorridendo: “Vedrai cosa ti faccio passare in consiglio regionale”. Qualcuno suggerisce, ad alta voce: “Si è offeso che l’ha chiamato come Piciocchi e non come il sindaco”.

Dietro l’ironia, però, iniziano a delinearsi gli assestamenti del dopo regionali. Il vice sindaco Pietro Piciocchi, che nel giro di un mese al massimo sarà facente funzione, deve sostituire l’assessore Campora. Uno dei nomi circolati nelle ultime ore è quello di Davide Falteri, consigliere delegato alla Logistica e all’insediamento delle imprese, ex Italia Viva ma comunque riferimento di quella parte di renziani che mai avrebbe sostenuto Andrea Orlando con una coalizione troppo spostata a sinistra.

Per il resto, se Piciocchi pare tentato di tenere per sé la delega alla Cultura, a oggi in mano al sindaco, potrebbe anche cedere alcune delle altre deleghe che attualmente gestisce e comunque sembra intenzionato a procedere con un mescolamento di deleghe tra gli esponenti della giunta attuale.

Difficile se non impossibile un rimpasto vero e proprio, o il “licenziamento” di assessori in carica: ricordiamo che Pietro Piciocchi è il candidato sindaco in pectore per le prossime comunali genovesi ma se vuole continuare ad avere l’endorsement dei partiti non può permettersi di scardinare determinate posizioni.

Autore
Genova24

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