Dopo 59 anni Loano dice addio al Bar Nelson, la titolare Antonella Delfino: “Doloroso lasciare, i clienti sono cresciuti con me”

  • Postato il 7 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Bar Nelson Loano

Loano. “Mi dispiace molto, mi sarebbe piaciuto traguardare i 60 anni di attività, ma ormai non me la sento più di andare avanti. Così a fine novembre chiuderò“. Ha gli occhi lucidi e la voce commossa mentre ci racconta la sua decisione. Una decisione difficile e molto sofferta, ma ormai definitiva: con la fine del mese il Bar Nelson di Loano, attualmente gestito dalla signora Antonella Delfino, chiuderà definitivamente i battenti.

Il locale, all’angolo tra viale Tito Minniti e la via Aurelia, era stato aperto il 27 aprile di 59 anni fa dai genitori di Nelson Marco Pighi, ex compagno di Antonella deceduto nel 2017 all’età di 69 anni e a sua volta storico gestore del locale che portava il suo nome.

La signora Antonella lo aveva affiancato nella conduzione ben 52 anni fa ed è sempre rimasta con lui dietro il bancone nonostante la fine del loro rapporto. Con la scomparsa di Nelson, negli ultimi otto anni a mandare avanti il bar ci ha pensato lei da sola. Un impegno non da poco (“Ogni giorno mi alzo alle quattro di mattina e restiamo aperti fino a sera”, ci spiega) che ora si è fatto troppo gravoso per lei. Da qui a tre settimane, quindi, il Bar Nelson abbasserà la saracinesca per sempre.

“Mi dispiace molto lasciare – racconta – Tanti clienti ci frequentano da decenni e sono cresciuti con me: si sono sposati, hanno avuto figli e nipoti e continuano a venire qui”.

Bar Nelson Loano
Il Bar Nelson agli inizi della sua attività

Ciò ha sempre reso il Bar Nelson un locale in cui l’ambiente è ben più che familiare. Anche per questo, Antonella ha deciso di chiudere ben prima della fine dell’anno: “A Natale io ed il mio compagno andremo a trovare i parenti in Sicilia. E’ stata una scelta ponderata. Chiudere sotto Natale, quando tanti clienti di Milano o Torino mi vengono a trovare e salutare, avrebbe reso il distacco ancora più difficile“.

Mentre Antonella ci racconta, alcuni clienti già studiano tra loro il “da farsi” da dicembre in poi: “Questo è uno dei pochi bar dove si gioca ancora a carte – spiega Antonella – Certi pomeriggio, ci sono sei o sette tavolini occupati dai giocatori. Alcuni di loro arrivano addirittura da Albenga o Balestrino per giocare in compagnia. Senza questo posto resteranno quasi ‘orfani’ ed è un’altra cosa di cui mi dispiace moltissimo“.

E lei, Antonella, cosa farà da dicembre? Ci racconta: “Ho la passione dell’artigianato, mi piace confezionare borse – ci dice indicandoci un angolo del locale adibito a laboratorio – Spero quanto prima di iniziare ad esporre le mie creazioni nei mercatini. E poi, ovviamente, c’è la famiglia”.

Famiglia “di sangue” e anche famiglia “di lavoro”, che è quella formata dai clienti: “Il rapporto con tutti loro è sempre stato splendido. Sono certa che non ci perderemo di vista”.

Autore
Il Vostro Giornale

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