Doping, Conor McGregor sospeso 18 mesi: ma l'evento UFC di Donald Trump alla Casa Bianca è salvo
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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L’atteso evento alla Casa Bianca del prossimo 14 giugno, annunciato pomposamente nientemeno che da Donald Trump, è salvo. Già, perché senza Conor McGregor la card UFC celebrativa dei 250 anni di indipendenza degli Stati Uniti d’America avrebbe perso gran parte del suo appeal. Invece “The Notorious” ci sarà. Il lottatore irlandese, infatti, ha accettato la squalifica di 18 mesi per aver saltato tre controlli antidoping nel 2024. Il termine della sospensione scadrà a marzo del prossimo anno, tre mesi prima – dunque – dell’evento più cult (e indiscutibilmente trash) della prossima stagione.
- Conor McGregor e i controlli antidoping saltati
- UFC: squalifica di 18 mesi per Conor McGregor
- L'evento UFC da Donald Trump e i guai di Conor
Conor McGregor e i controlli antidoping saltati
McGregor, senza dubbio il personaggio più iconico della storia delle arti marziali miste, era finito nel mirino della Combat Sports Anti-Doping, l’agenzia preposta ai controlli antidoping nella UFC, per non essere risultato reperibile in occasione di tre controlli eseguiti il 13 giugno, il 19 e il 20 settembre 2024. Anche per l’Ultimate Fighting Championship, infatti, vige il regolamento in vigore presso altre discipline sportive: gli atleti sono tenuti a comunicare in ogni momento i propri spostamenti per poter essere raggiunti in caso di controllo, che ovviamente avviene senza alcun tipo di preavviso.
UFC: squalifica di 18 mesi per Conor McGregor
Il fighter irlandese è incappato nella prima violazione della Policy Antidoping della UFC e per questo motivo la sanzione è stata particolarmente “clemente”. McGregor, infatti, avrebbe dovuto essere squalificato per 24 mesi ma ha beneficiato di uno sconto di sei per aver collaborato nel corso delle indagini. Sospensione che ha effetto retroattivo e che è scattata proprio a partire dalla data dell’ultimo controllo saltato. L’ex stella della UFC, campione in due classi di peso, potrà dunque tornare sull’ottagono entro la fine di marzo del prossimo anno, dopo aver osservato uno stop di un anno e mezzo.
L’evento UFC da Donald Trump e i guai di Conor
Tutti contenti, dunque. La MMA, che ha salvaguardato i propri interessi promozionali in vista del cruciale evento UFC del 14 giugno 2026 alla Casa Bianca. McGregor, che potrà provare a “riabilitarsi” nell’occasione più importante. E Trump, che sugli eventi sportivi punta molto a livello d’immagine: basti pensare alle “sceneggiate” compiute in occasione dell’ultimo mondiale per club della Fifa. Per Conor si tratterà del ritorno ai combattimenti dopo quattro anni di stop. In cui ne ha commesse di cotte e di crude, dall’aggressione a Franceco Facchinetti all’arresto per guida senza patente, per non parlare del processo per violenza sessuale ai danni di Nikita Hand. In fondo, cosa volete che sia per lui una “semplice” sospensione per doping.