Donne d’impresa: Paola Locchi, i suoi cristalli, fiore all’occhiello dell’artigianato, passano a Stefano Ricci  

  • Postato il 7 settembre 2025
  • Aziende
  • Di Blitz
  • 1 Visualizzazioni

Donne d’impresa: Paola Locchi e i suoi cristalli, fiore all’occhiello e storia dell’artigianato fiorentino dei cristalli passano nelle mani di Stefano Ricci.

Una signora senza età Paola Locchi, che però di anni ne ha 92 benissimo portati. Ha rinunciato alla sua carriera di redattrice per diventare con la sua azienda un’appassionata imprenditrice, testimonial del mondo dell’artigianato storico fiorentino.

Da tutti riconosciuta come “la signora dei cristalli” Paola Locchi ha ereditato nel 1964 dal suocero il piccolo ma prezioso laboratorio dell’800 di molatura ed incisioni su vetro e cristallo.

Così grazie alla professionalità, l’intuito e la sua perfetta organizzazione, non solo non ha rischiato di chiudere quel laboratorio di così antica tradizione ma è diventato per tutti- ancora oggi- un modello ed esempio di arte, creatività, eleganza e artigianato italiano. Una rara testimonianza di vincente sintonia con la famiglia- in particolare con la nuora- quello che ha dimostrato con la sua vita lavorativa Paola Locchi!

Con la complicità di Giovanna Locchi -nuora insostituibile ed indispensabile- (come la definisce spesso Paola Locchi nelle sue interviste), i preziosi artigiani che lavorano in azienda e il contributo del nipote Matteo che ha portato innovazione e modernità, la storia dei Locchi continua oggi passando nelle mani di Stefano Ricci, signore indiscusso dell’alta moda italiana. Con il gruppo Ricci che l’anno scorso ha raggiunto un fatturato di 235 milioni di euro, l’antica moleria fiorentina, viene acquistata oggi ed è un prezioso investimento di cultura aziendale da parte di chi ama veramente la sua Toscana ma anche l’ingegno e l’arte dei pochi artigiani che ancora sopravvivono in Italia.

La moleria Locchi, grazie a Paola Locchi e alle prestigiose commesse che negli anni annoverano tra i clienti il Re Carlo d’Inghilterra, forniture per la Presidenza della Repubblica, restauri museali e pezzi forniti al Vaticano, continua la sua storia con i Il Gruppo Ricci perché rimane un insostituibile e raro esempio dell’arte e dell’ artigianato fiorentino.  

Per poter conoscere meglio la storia di vita di Paola Locchi le abbiamo chiesto:

Come si sente lei che ha fatto rinascere e nobilitato l’arte della moleria Locchi a Firenze, oggi che ha venduto la sua attività al Gruppo Ricci?

Sono in realtà molto contenta. Questa transizione rappresenta un onore per me e per il nostro piccolo, ma famoso, laboratorio. Abbiamo avuto il piacere di collaborare con l’azienda di Stefano Ricci per oltre quindici anni, quindi questa unione è il risultato di un rapporto di fiducia e rispetto consolidato nel tempo. Entrare a far parte di un gruppo così importante non è solo un passo avanti per la continuità e la crescita del nostro laboratorio, ma è anche un riconoscimento del valore e della storia che Locchi rappresenta.

C’è qualcosa nella sua vita che non ha potuto realizzare e che ancora potrebbe essere un sogno nel cassetto?

Lo confesso: non ne ho. Alla mia età sono assolutamente realizzata; per questo, non ho progetti nel cassetto da inseguire per me stessa, perché sento di aver completato il mio percorso professionale nel modo più onorevole possibile. Il mio desiderio più grande, il mio “sogno nel cassetto”- se così possiamo definirlo- è vedere mio nipote Matteo raggiungere il meglio con il suo lavoro.

L’artigianato non prenderà mai il posto dell’Industria, lei pensa che potrà sopravvivere?

Mi auguro assolutamente di sì. L’artigianato non è solo un lavoro, ma una parte viva della nostra cultura e della nostra storia. Ci sono ancora oggi artigiani molto validi, giovani e meno giovani, che non solo mantengono vivo un mestiere antico, ma lo arricchiscono con nuove idee e tecniche. Il nostro laboratorio, in questo contesto, ha un ruolo cruciale. Saremo in prima fila per proseguire ed arricchire il sapere artigiano, diventando un punto di riferimento per chi vuole imparare

Oggi si parla di rivoluzione aziendale con l’Intelligenza Artificiale. Cosa ne pensa? Si potrà unire la sacra tradizione di organizzazione aziendale con i nuovi servizi offerti da questa innovativa opportunità che ci offre l’IA?

Cosa penso dell’Intelligenza Artificiale? Per me è una cosa quasi fantascientifica, eppure, proprio perché è un argomento così presente e così dirompente, sento il dovere di informarmi e di leggere tutto ciò che riguarda questa innovazione. Lo faccio per curiosità, per capire dove sta andando il mondo, e perché credo che sia importante per chiunque, a qualsiasi età, non restare indietro. La mia idea è che non debba sostituire la tradizione, ma diventare un nuovo strumento per far prosperare questo settore.

 

L'articolo Donne d’impresa: Paola Locchi, i suoi cristalli, fiore all’occhiello dell’artigianato, passano a Stefano Ricci   proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti