Donne D’impresa: Lucia Leonessi: Direttrice Generale di ConfIndustria Cisambiente, Regina del Riciclo e non solo
- Postato il 9 novembre 2025
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- Di Blitz
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Donne D’impresa: Lucia Leonessi: Direttrice Generale di ConfIndustria Cisambiente, Regina del Riciclo e non solo!
- Innamorata di Sansepolcro l’antico e meraviglioso borgo toscano che tutti prima o poi dovrebbero visitare e dove Lucia Leonessi torna puntualmente ogni weekend, ritroviamo Lucia oggi Direttrice Generale di Confindustria CisAmbiente. È lei che ha costituto l’Associazione nel 2016 dopo esserestata chiamata dal Past Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e che dai primi 11 industriali associati, oggi è riuscita a riunire in Cisambiente ben 1400 aziende specializzate nella gestione dei rifiuti. Una bella sfida la sua che può considerare già super vinta perché quello del Settore Ambiente è oggi uno dei più importanti all’interno di Confindustria, con circa 20 dipendenti e collaboratori e un invidiabile fatturato complessivo che conta circa 45 miliardi di euro! Una laureain Lingue e Letteratura italiana presso l’Università di Siena la sua, oltre che un dottorato di ricerca in criminologia in Ludes, Libera Università di Lugano.
Il Settore Ambiente così in grande espansione oggi- dice Lucia Leonessi- è una vera grande opportunità oltre che una sfida per il mercato e per i giovani. La sua sfida di lavoro e di vita è statainfatti quella di difendere le aziende che operano “bene e in maniera legale” nel settore dell’Ambiente. Con la sua Associazione Lucia si occupa di tutto il riciclo integrato del rifiuto, comprese Energie Rinnovabili e Bonifiche. Un settore davvero così delicato e difficile che però – sostiene Lucia- può creare Impresa, produrre profitto e lavorare rispettando legalità e correttezza anche con le tecnologie più avanzate. In passato, è proprio lei che ha ricevuto perfino minacce di morte- ricorda con profondo dispiacere- ma, evidentemente come lei, ci sono anche molti Enti, persone di buona volontà e forse anche politici che tutti i giorni si battono contro malaffare, lobby, burocrazie ed ignoranza. La chiamano la “regina del riciclo” perché è davvero riuscita a trasformare i rifiuti in ricchezza. Dice che per esempio il rottame in acciaio, proprio quello delle lattine del tonno o della conserva di pomodoro ma anche dell’autodemolizione, sarà ancora e sempre protagonista del mondo dei rifiuti. Infatti se correttamente smaltito, l’acciaio, ha una parte di scarto solo del 2%! È anche una sostenitrice dell’Intelligenza Artificiale che pensa si potrà utilizzare per dividere i rifiuti e non solo. Con un matrimonio difficile alle spalle, un gatto indimenticabile che le è stato compagno di vita, Lucia purtroppo non ha avuto bambini ma si considera la mamma di tante idee, forse figlie di tanti sogni che ogni giorno prova a realizzare e qualche volta davvero con fortuna. Per conoscerla meglio e di più le abbiamo chiesto:
1- Come e perché lei è arrivata al mondo dei rifiuti?
Nel 2016 lavoravo già da tre anni con una mia attività, lo Studio Parker, che si occupava di dinamiche societarie, industriali, appalti ed era dedicato in gran parte al settore ambientale. Lo studio aveva sedi ad Arezzo, Milano, Lugano e mi ha permesso di incontrare molti industriali del settore ambiente. In quello stesso periodo fu Confindustria a cercarmi per risolvere una dinamica che si era creata nel settore nazionale verticale dell’ambiente, e così, nel 2016, il 29 settembre, è nata Cisambiente, che raccoglieva a quel tempo soltanto undici industriali tra i più importanti d’Italia. In questi nove anni l’Associazione si è sviluppata nell’intero territorio nazionale con più di 1500 aziende iscritte. Oggi si può dire che sia la più importante d’Italia nel settore privato raccogliendo tutte le principali aziende, soprattutto tutti i settori del ciclo integrato del rifiuto: un settore che mi appassiona molto e che non avrei mai pensato di poter sviluppare in questo modo così flessibile e articolato, tanto da toccare tutti gli ambiti dell’economia nazionale.
2- C’è qualcosa nei suoi progetti futuri che ancora non è riuscita a realizzare?
Sono molti i progetti che ancora devono essere realizzati anche se in mezzo a tante battaglie vinte. Prima tra tutte la vittoria del CSS, il combustibile solido secondario, che ha potere calorifero paragonabile a quello del carbone con un impatto ambientale minore abbattendo sia la produzione di CO2, fino al 70%, sia i costi di approvvigionamento. Il suo utilizzo inoltre concorre agli obiettivi europei di riduzione dei rifiuti in discarica. È una battaglia che abbiamo intrapreso fin dalla nostra nascita, nel 2016, visto che il decreto Clini dichiarava la conformità del Css già nel 2013. Abbiamo tra i nostri associati tutti i produttori di questo materiale, che negli anni hanno creato una filiera italiana di valore.
Ora si aprono nuove prospettive: l’importazione di rifiuti per produrlo, la lavorazione degli scarti tessili, la valutazione dell’opzione del Css per alimentare le centrali a carbone, ora in chiusura. Può essere un’occasione di ulteriore crescita del Paese, mentre resta ancora, tra l’altro propedeutica anche alla produzione di CSS, la battaglia sulla raccolta, recupero e smaltimento del filato e del tessile, che è uno dei principali nodi dell’economia nazionale italiana che sul tessile fonda una delle sue principali basi. Accanto al CSS ha pieno titolo di essere menzionata una battaglia importante per
l’energia rinnovabile prodotta dalla frazione umida del rifiuto il biometano, l’idrogeno, il biometanolo: energia che ancora rappresenta una piccola parte di quello che potrebbero divenire e dunque questa battaglia, seppur ormai ben nota, non è ancora completamente realizzata.
3- In Italia le donne sono riuscite ad avere anche una Presidente del Consiglio al femminile. Cosa ne pensa della parità di genere?
Sono felice che una donna sia Presidente del Consiglio ma ritengo che in realtà non ci sia alcun bisogno di specificare se una persona di valore sia un uomo o una donna, perché il valore non si deposita nella qualifica di genere. Si trovano valori ovviamente in entrambi i due sessi e la nostra società ormai permette ad entrambi di partecipare a tutte le cariche, a tutti i ruoli e di accedere ad ogni professione: ogni discorso in più diviene retorica.
4- Lei è una sostenitrice dell’ Intelligenza Artificiale come possiamo però difendere la nostra autonomia di pensiero, che molti considerano a rischio con queste nuove tecnologie?
Non sono affatto una sostenitrice dell’intelligenza artificiale, anzi, credo di averla eliminata in tutte le sue applicazioni dalla mia vita personale e cerco di non usarla mai. Trovo che sia dannosa e inutile, soprattutto per le nuove generazioni, quelle che ancora stanno studiando, e che grazie proprio a questo artificio, si dimenticano come si realizzi un buon percorso culturale. La IA ha anche un lato estremamente importante e di rilievo, soprattutto per il settore di cui mi occupo.
Per noi l’intelligenza artificiale è un ottimo strumento per selezionare i rifiuti post raccolta, senza farlo fare al cittadino con la differenziata. Per esempio facendo dei sacchi unici per la frazione secca che potrebbe essere completamente divisa in modo perfetto dall’intelligenza artificiale. Potremmo recuperare così il massimo dai rifiuti, tutto quello che rimane potrebbe essere così destinato alla produzione del CSS e non finirebbe in discarica se non per una piccolissima parte, in alcuni casi addirittura nulla.
5- La sua vita è apparentemente il lavoro: c’è qualche altra sua passione che la impegna in nuove sfide?
Credo che il lavoro sia fondamentale per la vita di una persona, uomo o donna che sia,
ma non può costituirne l’essenza. Il mio impegno principale è la mia famiglia, anche se ho perduto i miei amati genitori loro rimangono il punto fisso della mia vita quotidiana; nella cura della loro memoria e del loro ricordo. Poi ci sono i miei fratelli, tutta la mia famiglia, i miei affetti personali e non ultimo nella scala dei valori ci sono la mia cagnolina e la mia gattina, che rappresentano un momento importante della mia tranquillità.
C’è la mia terra la Toscana, la mia casa nel verde, la lettura, il cinema, il teatro, la musica, insomma la vita di una persona non può essere ridotta al lavoro. Io ho un grande segreto, una grande passione nel cuore, che una cara amica, una signora, tanto tempo fa mi disse di coltivare, lo scrivere. Qualcosa è già uscito, ho pubblicato dei libri ma ho in serbo delle cose che vorrei far uscire e che sono veramente il mio sogno nel cassetto.
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