Donne d’impresa: Giordana Giordini, da novembre una donna aretina alla guida di Confindustria Toscana Sud
- Postato il 5 ottobre 2025
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Donne d’impresa: Giordana Giordini, da novembre una donna aretina alla guida di Confindustria Toscana Sud.
Sarà Giordana Giordini la nuova Presidente di Confindustria Toscana Sud ad Arezzo, lei già Presidente della sezione Oreficeria-Gioielleria, consigliera di Federorafi e della Camera di Commercio di Arezzo e Siena, porta con sé un bagaglio di esperienza e una visione chiara.
In una città così ricca di tradizioni ma così maschilista come Arezzo, Giordana Giordini è una bella sfida per tanti imprenditori locali e non solo! La sua arma più potente? Il sorriso e il grande impegno che mette in tutto quello che fa e in cui crede.
Socia di AIDDA, imprenditrice, guida insieme al fratello la Giordini Srl, azienda orafa fondata dai genitori nel 1964. Con 60 anni di attività alle spalle, le parole d’ordine sono sempre state “qualità, innovazione e tecnologia”, valori che hanno portato l’azienda a essere conosciuta a livello internazionale.
Inizierà a novembre il suo impegno con incarico ufficiale in Confindustria, e i suoi “vice” saranno due pezzi da novanta di Siena e Grosseto: Marco Busini e Andrea Fratoni (rispettivamente Presidente di Confindustria Siena e Confindustria Grosseto). “Il nostro distretto orafo aretino- dice con orgoglio Giordana- resta un’eccellenza mondiale anche se attraversa un periodo complesso e indebolito dalle politiche internazionali, i dazi, le tasse aggiuntive e le tensioni geopolitiche”.
In una recente intervista, Giordana già parla del suo programma di impegno per Confindustria Toscana Sud: “Lavorare per garantire credito, infrastrutture, formazione e una forte presenza nei confronti delle istituzioni regionali e nazionali”- dice – “Non possiamo lasciare soli gli imprenditori in un momento così delicato e difficile come questo che stiamo attraversando”.
Ed èqui che viene fuori una delle sue migliori qualità: “ la Cura”, l’assistenza pronta e puntuale nei momenti del bisogno, caratteristica tipica della sensibilità del mondo femminile.
Per conoscere meglio e di più quello che sarà il suo impegno in Confindustria le abbiamo chiesto:
1- Come farà con l’azienda che conduce da anni, la famiglia e i suoi incarichi istituzionali a trovare il tempo anche per affrontare il non facile compito di Presidente di Confindustria Toscana Sud?
È una domanda che mi fanno spesso. La verità è che non si tratta solo di trovare il tempo, ma di saperlo organizzare e soprattutto di avere accanto persone valide ed intelligenti. In azienda ho la fortuna di lavorare con la mia famiglia e con collaboratori fidati, e questo mi permette di poter contare su una squadra solida.
Anche in ambito istituzionale credo che il lavoro di squadra sia la chiave: nessuno può pensare di affrontare da solo un compito complesso come la presidenza di Confindustria Toscana Sud. Io metterò passione, impegno e capacità di ascolto, ma sono certa che è grazie al contributo di tutti che riusciremo a portare avanti un percorso importante per le imprese e per i nostri territori.
2- Lei conserva un aspetto e un modo di essere che mette in risalto anche la sua inequivocabile femminilità. Non si “traveste” da uomo, come molte donne hanno fatto. Sembra che lei non soffra e non abbia mai sofferto di “parità di genere”: è così?
Non ho mai sentito il bisogno di rinunciare alla mia femminilità per affermarmi. Credo che la vera “parità” non significhi imitare gli uomini, ma poter esprimere se stessi liberamente, con le proprie qualità , senza doversi uniformare ad un modello. Ho sempre lavorato con determinazione e passione, facendomi riconoscere per quello che sono, non per quello che dovrei sembrare. E penso che le donne oggi abbiano il diritto e il dovere di portare il proprio contributo autentico, senza maschere.
3- L’I.A Aumentata sembra essere oggi la strategia vincente per molte aziende. Che ne pensa?
L’intelligenza Artificiale aumentata rappresenta una grande opportunità ma va vista come un alleato e non come un sostituto. Il suo vero valore emerge quando si integra con il capitale umano: la tecnologia può rendere più efficienti i processi e supportare le decisioni, ma restano insostituibili la creatività, l’intuizione e le relazioni delle persone. Le aziende che sapranno unire questi due mondi saranno quelle più forti e competitive nel futuro.
4- Con tutti i suoi impegni non ha paura di perdere la sua libertà di tempo libero?
Il tempo libero è prezioso per tutti, anche per me. È chiaro che gli impegni aumenteranno, ma la libertà non si misura solo dal tempo libero: per me èsoprattutto fare quello in cui credo. E oggi credo che mettermi al servizio delle imprese e del territorio sia un modo importante di usare il mio tempo.
5- Quale il suo prossimo programma per rilanciare il famoso “Made in Tuscany”?
Sono convinta che la sfida più grande sia quella di fare squadra. Le nostre identità territoriali sono una ricchezza , ma dobbiamo stringersi insieme per valorizzare davvero il made in Italy nel mondo. Solo unendo le forze, competenze e tradizioni riusciremo a rendere ancor più forte e riconosciuto nel mondo ciò che rappresenta il meglio del nostro Paese.
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