Donnarumma, clamorosa svolta nelle indagini sulla rapina con aggressione del 2023: ecco i colpevoli
- Postato il 28 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Gianluigi Donnarumma non sarebbe stato il primo bersaglio della banda di rapinatori che, nel 2023, si introdusse nell’abitazione del portiere della Nazionale, ai tempi al PSG, aggredendo il calciatore e la sua compagna, portando via 500mila euro di refurtiva. C’è stata una svolta nelle indagini: sono stati arrestati altri tre presunti colpevoli.
- La notte di terrore di Donnarumma
- La prima svolta nelle indagini
- Arrestati i presunti mandanti della rapina
La notte di terrore di Donnarumma
Legati, minacciati con delle pistole, picchiati e derubati in casa, di notte; costretti a ricorrere alle cure ospedaliere: Gianluigi Donnarumma e la sua compagna non dimenticheranno mai la rapina subita nel luglio del 2023. A distanza di due anni e mezzo dall’accaduto, c’è stata una nuova svolta nelle indagini, che ha portato all’arresto di altri tre presunti rapinatori.
Rivelate le identità dei malviventi che avrebbero organizzato l’assalto all’abitazione di Donnarumma nella notte del 21 luglio del 2023: gli assalitori fuggirono con il bottino allontanandosi in fretta dall’appartamento del portiere della Nazionale, allora tesserato per il Paris Saint Germain, situato nell’elegante Avenue Montaigne, nell’ottavo arrondissement di Parigi.
Donnarumma ne uscì leggermente ferito, la compagna per fortuna non subì danni fisici, se la cavò solo con tanta paura. I ladri fecero immediatamente perdere le loro tracce ricercati da la Brigade de répression du banditisme (BRB) della polizia giudiziaria di Parigi, incaricata delle indagini.
La prima svolta nelle indagini
Gli investigatori hanno arrestato i presunti mandanti dell’operazione, ha annunciato il quotidiano francese Le Parisien. Mandanti, che, con stupore degli inquirenti operavano dalle loro celle poiché già arrestati per precedenti reati. Avevano già colpito altre celebrità prima di Donnarumma.
Erano in quattro quella notte: presero in ostaggio Donnarumma e la sua compagna, minacciandoli con delle pistole riuscirono a portar via orologi di lusso, gioielli e pelletteria dandosi alla macchia. Il valore stimato della refurtiva si aggirava intorno ai 500.000 euro.
Già nell’aprile del 2024, le indagini avviate dalla Procura di Parigi hanno ottenuto i primi risultati, pervenendo all’arresto di tre giovanissimi, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, sospettati di essere i “soldati di fanteria” del gruppo, si legge su Le Parisien. In seguito alle indagini telefoniche, gli investigatori sono riusciti a risalire ad altri sospettati, coloro che, secondo gli inquirenti, muovevano i fili delle operazioni criminali.
Arrestati i presunti mandanti della rapina
Martedì scorso, riporta Le Parisien, sono stati arrestati tre presunti nuovi sospettati. Sarebbero loro i mandanti della rapina nell’appartamento di Donnarumma. Per lo stupore degli inquirenti, i tre erano già in custodia cautelare: le operazioni criminali venivano orchestrate nelle loro celle. Dopo 48 ore di custodia cautelare, i tre sono stati formalmente incriminati e rispediti in carcere. Non potranno beneficiare di alcuna libertà su cauzione.
La banda di malviventi aveva nel mirino celebrità di ogni settore. Giovanissimi i colpevoli, tra loro un ventenne, soprannominato “Ganito” e un ventunenne, conosciuto con il nomignolo di “Kiki”. Il primo, secondo la polizia parigina, sarebbe la mente dell’operazione ed è già sospettato di aver organizzato diversi furti con scasso violenti, direttamente dalla sua cella nel carcere di Villepinte (Seine-Saint-Denis).
Ganito, nel dicembre del 2024, è stato condannato a 7 anni di carcere per l’invasione domestica dello chef stellato Simone Zanoni. Il suo complice, Kiki, secondo l’accusa pare abbia svolto un ruolo organizzativo secondario, pure lui comodamente dalla sua cella (è detenuto a Meaux). La sua fedina penale, nonostante i soli 21 anni di età, è da brividi: sequestro di persona, rapina a mano armata, reati di droga, possesso di armi. Inoltre è sospettato di essere la mente dietro il tentato furto con scasso in casa di Anne-Sophie Lapix.