Donald Trump – Xi Jinping: “Telefonata molto positiva”. In arrivo la svolta su TikTok

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Di Panorama
  • 1 Visualizzazioni

Tik Tok, dazi, fentanyl e guerra in Ucraina. Sono stati tanti i temi della telefonata intercorsa nel primo pomeriggio (ora italiana) tra Donald Trump e Xi Jinping.

A dar conto della telefonata è arrivato l’immancabile post social del Presidente americano, che ha scritto: «Ho appena concluso una telefonata molto produttiva con il presidente cinese Xi. Abbiamo compiuto progressi su molte questioni molto importanti, tra cui il commercio, il fentanyl, la necessità di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e l’approvazione dell’accordo TikTok».

I leader delle due superpotenze globali hanno convenuto di incontrarsi al vertice dell’Asia-Pacific Economic Cooperation, che andrà in scena in Corea del Sud il prossimo 31 ottobre.

In cantiere anche visite di Stato reciproche, come annunciato da Trump: «Mi recherò in Cina all’inizio del prossimo anno e che il presidente Xi, allo stesso modo, verrà negli Stati Uniti al momento opportuno».

Nel complesso, la telefonata è stata valutata come «molto positiva, ci risentiremo al telefono, apprezzo l’approvazione di TikTok ed entrambi non vediamo l’ora di incontrarci all’APEC!».

Tik Tok

Andando al sodo, l’agenzia di stampa statale cinese, Xinhua, ha pubblicato il resoconto di Pechino in merito alla vicenda Tik Tok: «Xi ha affermato che la posizione della Cina è chiara: il governo cinese rispetta la volontà delle aziende e incoraggia le società a condurre trattative commerciali sulla base delle regole di mercato per raggiungere una soluzione coerente con le leggi e i regolamenti cinesi e un equilibrio di interessi».

La soluzione emersa dai negoziati, stando a quanto riportato dai media americani, sembra prevedere che una cordata di investitori americani, guidata da Larry Ellison di Oracle, acquisisca l’80% delle attività statunitensi di TikTok.

Il consorzio include nomi di primo piano della Silicon Valley: oltre ad Oracle, partecipano il fondo di private equity Silver Lake e la società di venture capital Andreessen Horowitz. Secondo il Wall Street Journal, il nuovo assetto prevede che gli investitori cinesi mantengano solo il restante 20% della proprietà.

L’accordo strutturale mantiene Oracle nel ruolo di gestore dei dati degli utenti americani presso le proprie strutture in Texas, un ruolo che la società già ricopriva dal 2020. Il consiglio di amministrazione della nuova entità sarà dominato da americani, con un rappresentante nominato direttamente dal governo statunitense.

ByteDance, la casa madre cinese, manterrà i diritti di licenza tecnologica (con annesse royalties) ma perderà il controllo operativo.

Dazi

La telefonata non sembra aver portato alcuna novità sul fronte dei dazi. La situazione tariffaria tra Stati Uniti e Cina rimane caratterizzata da alti livelli di imposte doganali reciproche, temporaneamente mitigate da una tregua commerciale.

Attualmente, gli Stati Uniti applicano una tariffa del 30% sui beni cinesi, mentre la Cina mantiene un dazio del 10% sui prodotti americani. Questa situazione è il risultato di una riduzione dalle tariffe record di aprile 2025, quando Washington aveva imposto dazi fino al 145% e Pechino aveva risposto con tariffe del 125%.

Guerra in Ucraina

Sul tema della guerra in Ucraina difficilmente la telefonata avrà portato a novità di sorta. Le posizioni di Stati Uniti e Cina sono infatti completamente divergenti. Washington sostiene attivamente l’Ucraina con assistenza militare e finanziaria.

Sebbene Trump abbia intensificato gli sforzi per mediare tra Russia e Ucraina, incontrando Putin in Alaska e Zelensky alla Casa Bianca, nessun risultato concreto è ancora arrivato da questo sforzo.

La posizione cinese si presenta ufficialmente neutrale. Tuttavia, la realtà pratica rivela un sostanziale supporto a Mosca. Durante un incontro riservato con la diplomatica europea Kaja Kallas, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dichiarato che Pechino «non può accettare che la Russia perda in Ucraina».

Questa posizione è facilmente spiegabile con il calcolo strategico cinese secondo cui una sconfitta russa permetterebbe agli Stati Uniti di concentrare completamente le proprie risorse sulla competizione con la Cina.

Archiviata la telefonata Trump-Xi, gli occhi sono ora puntati al vertice dell’Asian-Pacific Economic Cooperation, dove i due leader si incontreranno per la prima volta dopo il ritorno alla Casa Bianca di Trump.

Autore
Panorama

Potrebbero anche piacerti