Donald Trump, tutti gli uomini del presidente | Le prime nomine: Mike Waltz alla Sicurezza nazionale

  • Postato il 12 novembre 2024
  • Di Tgcom24
  • 1 Visualizzazioni
Donald Trump, tutti gli uomini del presidente | Le prime nomine: Mike Waltz alla Sicurezza nazionale

Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha confermato di avere scelto il deputato Mike Waltz per l'incarico di consigliere per la Sicurezza nazionale nella sua amministrazione. In un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma Truth, il tycoon si è detto "onorato di annunciare che Waltz servirà nel mio gabinetto come consigliere per la Sicurezza nazionale: Mike è il primo membro delle forze speciali a essere stato eletto al Congresso, e in passato ha lavorato alla Casa Bianca e al Pentagono", ha scritto.

 

 

Dal falco anti-Cina sanzionato a Pechino alla guida della diplomazia alla governatrice "killer di cani" alla Sicurezza interna. Donald Trump e i media americani continuano a svelare il casting della sua futura amministrazione alla vigilia del suo sbarco a Washington, dove incontrerà Joe Biden nello Studio Ovale (mentre Melania ha snobbato il tè con Jill), ma anche lo speaker della Camera Mike Johnson e il neo leader della maggioranza repubblicana al Senato. Intanto, mentre il suo potente alleato Elon Musk continua a intervenire a gamba tesa nella politica di altri Stati (l'ultimo è l'Italia), il giudice di New York ha posticipato la sentenza di colpevolezza per il caso pornostar. Che a questo punto rischia di venir affondata se dovesse prevalere la tesi difensiva di un "impedimento incostituzionale alla capacità di Trump di governare" o dell'immunità presidenziale.

 

 

Homa-Miller-Stefanik, il trio di fedelissimi di Trump Trump ha provveduto a ufficializzare anche un trio di nomine di suoi fedelissimi, ampiamente annunciati anche prima dei risultati delle presidenziali. Il primo in lista è senza dubbio Tom Homan, ex capo ad interim dell'Ice, la famigerata polizia anti-immigrati, che assumerà il compito di "zar delle frontiera". Il tycoon ha poi nominato vicecapo di Gabinetto Stephen Miller, ex consigliere per l'immigrazione. Elise Stefanik sarà invece rappresentante statunitense presso l'Onu. Una nomina significativa, se si considera che la deputata 40enne, convinta sostenitrice della guerra scatenata da Israele, accusò le Nazioni Unite di antisemitismo.

 

 

Mike Huckabee ambasciatore in Israele Tra le altre nomine c'è anche quella di Mike Huckabee, ex governatore dell'Arkansas, come ambasciatore in Israele. "Lavorerà senza sosta per portare la pace in Medio Oriente", ha affermato il tycoon.

 

 

Marco Rubio, primo Segretario di Stato latino Per i network americani, il tycoon è inoltre pronto a nominare agli Esteri il 53enne senatore della Florida Marco Rubio, che diventerebbe così il primo segretario di Stato latino. Un premio anche per il ruolo decisivo che ha giocato in campagna elettorale (e che potrà continuare a giocare) con l'elettorato ispanico, dove Trump ha aumentato sensibilmente i suoi consensi. Rubio ha infatti curato al meglio la campagna elettorale repubblicana in lingua spagnola, cruciale per il successo registrato tra i latinos. Nelle primarie del 2016 Rubio e Trump se n'erano dette di tutti i colori (il primo aveva fatto allusioni sessuali evocando le mani piccole del tycoon), ma poi il senatore, vicepresidente della commissione intelligence ed ex di quella Esteri, si è progressivamente allineato alle posizioni del magnate newyorkese. Anche sulla guerra in Ucraina: prima diventando uno dei 15 senatori repubblicani che non votarono i 95 miliardi di aiuti a Kiev in aprile, poi definendo inevitabile una "soluzione negoziata". Ma non è un isolazionista, è per il mantenimento della Nato (nella prima presidenza Trump co-promosse un emendamento per rendergli più difficile ritirarsi dall'Alleanza) e si è battuto per il blocco di Huawei e anche di TikTok, che il presidente aletto invece ora vorrebbe salvare per non alienarsi milioni di utenti-elettori. Ecco perché suscita qualche perplessità nel mondo Maga. Ma Rubio è considerato un falco sulla Cina - da cui è stato sanzionato nel 2020 per le dure critiche alla stretta di Pechino su Hong Kong - sull'Iran, sul Venezuela di Maduro e su Cuba, l'isola di cui è originario: è nipote di un uomo entrato illegalmente negli Stati Uniti nel 1956, espulso e poi ammesso.

 

La nomina di Michael Waltz Michael Waltz, prossimo consigliere per la Sicurezza nazionale, è stato il primo Green Beret a servire in Congresso, pluripremiato in 27 anni di missioni di combattimento all'estero, e ha servito come consigliere della Casa Bianca nonché dei segretari alla Difesa Robert Gates e Donald Rumsfeld. "Mike è un leader rinomato nella sicurezza nazionale e un esperto delle minacce poste da Cina, Russia, Iran e dal terrorismo globale", ha scritto il tycoon su Truth, sottolineando anche che Waltz è "un forte sostenitore dell'agenda della mia politica estera e sarà un sostenitore della pace attraverso la forza".

 

Da Wiles a Zeldin, i nomi della squadra che Trump deve ancora completare Finora il repubblicano ha annunciato solo alcuni nomi della sua futura squadra. La sua campaign manager Susie Wiles come chief of staff e l'ex deputato Lee Zeldin alla guida dell'agenzia per la Protezione dell'ambiente (Epa). Per la Giustizia salgono le quotazioni dell'ex presidente della Sec, Jay Clayton, dopo che il senatore del Missouri Eric Schmitt si è chiamato fuori. In pole per il Tesoro l'hedge fund manager Scott Bessent, top fundraiser di Trump e suo ex consigliere economico (favorevole ai dazi), dopo che si è sfilato dalla corsa il suo collega John Paulson. Il senatore repubblicano del Tennessee ed ex ambasciatore in Giappone Bill Hagerty, che ha chiesto il taglio immediato degli aiuti all'Ucraina, è in lizza per diversi incarichi.

Continua a leggere...

Autore
Tgcom24

Potrebbero anche piacerti