Donald Trump e il principe Andrea tremano: nel libro di Virginia Giuffrè gli incontri e il “reclutamento”. La versione che smentisce Ghislaine Maxwell

  • Postato il 26 agosto 2025
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La data da mettere in calendario, per il principe Andrea, è il 21 di ottobre e quel giorno si preannuncia come un incubo per la casa reale.

Virginia Giuffrè, la grande accusatrice del pedofilo americano Jeffrey Epstein e del suo amico, il duca di York, aveva un accordo segreto con la casa editrice di Alfred Knopf: alla sua morte doveva essere pubblicato un nuovo libro biografico redatto insieme alla giornalista americana Amy Wallace. Virginia Giuffrè si è tolta la vita a Perth, in Australia, lo scorso aprile, dopo essere stata vittima di un incidente stradale a seguito del quale aveva dichiarato sui social di avere davanti “pochi giorni di vita”.

Il post venne poi ritrattato e le sue condizioni, almeno quelle fisiche, ridimensionate alle semplici conseguenze di uno scontro “minore” tra l’auto sulla quale viaggiava e lo scuolabus contro il quale si scontrò. Fu la polizia stessa a minimizzare l’accaduto, ma la salute mentale della Giuffrè non le consentì di andare molto oltre, portandola a togliersi la vita e lasciando precise disposizioni per continuare la sua battaglia contro chi, nelle sue accuse mai placate, le aveva distrutto la vita.

“Nobody’s Girl” si preannuncia come la prossima bomba atomica contro uno dei protagonisti di quegli anni bui consumati tra le ville del milionario americano Jeffrey Epstein ed il reclutamento nella tenuta di Trump a Mar a Lago.

In tutto 400 pagine scritte con la sete di vendetta e di giustizia di chi, nel 2022, raggiunse un accordo con Buckingham Palace che all’epoca fruttò una ingente cifra, mai rivelata, poi donata all’associazione per le vittime di violenza fondata dalla Giuffrè che ancora non aveva detto tutto.

Di più, nel 2017 aveva anche patteggiato per l’accusa di diffamazione ricevuta da Ghislaine Maxwell, amica di Andrea e sodale di Epstein, ma non aveva mai smesso di ripetere che ogni prova, ogni documento ancora secretato andavano resi pubblici.
Ora il tempo è giunto e sarà il suo secondo libro autobiografico a mettere tutti gli ultimi (forse) puntini sulle “i”.

Chi ne farà le spese, per ora, sarà proprio Andrea, il fratello oggi reietto che re Carlo III ha cercato in tutti i modi di cancellare dalla Corona, allontanandolo dai flash dei fotografi e dalla scena pubblica, nonostante lui continui a mostrarsi nelle occasioni più tradizionali condivise dalla famiglia reale, come le passeggiate a Windsor per raggiungere la cappella di St George dove si celebrano le funzioni di Natale e Pasqua.

Alcuni contenuti del libro sono già in circolazione e fanno il paio con il volume precedente, “The Billionaire’s Playboy Club”, nel quale Giuffrè aveva scritto di essere stata pagata da Epstein per avere rapporti sessuali con i suoi amici, passando “da un uomo all’altro come un piatto di frutta”.

Per almeno tre volte, quando era ancora diciassettenne, sarebbe stata “assegnata” al principe Andrea, incontrato tra New York e Londra; episodi che il diretto interessato avrebbe sempre smentito, compreso nella famigerata intervista alla Bbc del 2019.
Giuffrè aveva già fornito dettagli sul come avveniva la selezione delle ragazze, parlando di situazioni come quella nella quale “era stata convocata a Manhattan” per essere mostrata al fratello del sovrano che, con uno “sguardo sdolcinato” sulla faccia, la “scrutava dall’alto in basso come se fosse stata un’automobile scintillante in mostra, pronta per il test di guida”.

Oggi si preannunciano nuovi dettagli per rendere ancora più scabrosa la storia del pupazzo dalle sembianze di Andrea creato per uno show satirico degli Anni 80, che venne utilizzato per toccarla in “maniera inappropriata”. Stando al racconto di Giuffrè, “quando il pupazzo raggiunse il suo seno”, lei semplicemente “ridacchiò via”.

Il nuovo libro conterrebbe anche dettagli sul “reclutamento” avvenuto mentre si trovava nella spa di Donald Trump a Mar a Lago, dove era impiegata come guardarobiera, all’età di 16 anni.

Questo andrebbe a confermare le ultime dichiarazioni del presidente americano secondo le quali, Virginia Giuffrè sarebbe stata tra le giovani impiegate del club in Florida “rubate” da Epstein.

L’editore Knopf ha scritto in un comunicato che questa volta, il libro “è stato sottoposto ad uno scrupoloso Fact-checking e a verifiche dal punto di vista legale”, mentre da parte del duca di York non è stata diffusa alcuna reazione.

Virginia Giuffrè, prima di morire, avrebbe scritto alla giornalista con la quale era stato redatto il libro per sincerarsi che, in caso di sua morte, fosse assolutamente pubblicato per non arrestare la sua battaglia in favore dell’emersione di tutti i buchi di “un sistema che permetterebbe il traffico internazionale di individui vulnerabili”. Come era stata lei e le ragazze reclutate dai milionari del cerchio di Epstein e Maxwell.

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Il Fatto Quotidiano

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