Domenica si vota, in Campania si gioca il futuro di Schlein: che fosse lei il vero obiettivo di Garofani?
- Postato il 21 novembre 2025
- Politica
- Di Blitz
- 2 Visualizzazioni
Mancano due giorni al voto regionale in Veneto, Puglia e Campania.
Per come si combatte, per come si dialoga, per come ci si accanisce contro l’avversario sembra di stare alla vigilia delle elezioni politiche.
Se vinci rimani al potere, se perdi devi andartene da Palazzo Chigi. Naturalmente non è così, ma l’interesse politico per il risultato del prossimo weekend è tale che pare davvero di stare ad un passo dalla rivoluzione tra destra e sinistra.
I Palazzi di Roma (oltre quelli regionali) sembrano dimenticare tutto il resto: non solo ricordarsi che l’Italia ha mille problemi da dover risolvere (alcuni estremamente urgenti), ma anche che in Europa c’è una guerra tra Russia e Ucraina che sta voltando le spalle a Kiev e al suo governo. Trump lancia una missione di pace che è una vera e propria resa per il Paese aggredito tre anni fa.
La proposta indecente di Trump

(Foto da YouTube)
Molti territori cambieranno “padrone”, la Nazione cara a Zelensky sarà alquanto ridotta o, meglio, ridimensionata. “Una proposta indecente”, la definisce stamane “Il riformista”.” I presidenti di Russia e America vogliono dividersi le spoglie della guerra”, incalza Il Manifesto. “Ucraina addio”, titola in prima pagina l’Unità.
Sarebbe questo il “piano di pace” di Donald Trump?
Zelensky è con l’acqua alla gola, si rende conto che si è a un passo dalla fine. Dice di voler andare subito alla Casa Bianca, ma con quali speranze se il padrino del “falso accordo” è proprio lui?
Una situazione internazionale molto pericolosa in specie per l’Europa che è ad un passo dalla guerra. Ebbene, nonostante sia questo il momento difficile per il vecchio continente, in Italia si è troppo indaffarati ad appropriarsi del governo di una regione.
La campagna per la Campania
Non si pensa ad altro. C’è un silenzio di tomba nelle alte sfere politiche, gli interventi che riguardano la guerra sono pochi e frettolosi.
Domenica e lunedì, le urne sono aperte: volete che in Campania il campo largo si lasci travolgere dalla destra? O che Roberto Fico, il candidato di sinistra, debba arrendersi? Nel frattempo, lancia nel mare degli elettori una scialuppa o, meglio, fa una promessa a chi deve andare a votare: “Ai pensionati darò subito cento euro di aumento”.
Poi, senza avere dubbi e a voce alta, sostiene: “Vinceremo nella nostra terra e quindi alle politiche del 2027”. Domenico Cirielli, il suo rivale, non si lascia intimidire e risponde: “Dopo dieci anni di disastri serve una svolta radicale”.
In Veneto e Puglia destra sicura
Nel Veneto e in Puglia, il mare è calmo perchè i sondaggi stavolta non possono sbagliare. La differenza fra i due schieramenti è tale che anche gli ottimisti si debbono piegare dinanzi alla realtà. È a Napoli e dintorni che lo scenario è quanto mai incerto.
Nel Pd, le correnti sono tante: gli uni contro gli altri e nessuno può essere sicuro della preferenza del compagno di partito. C’è chi bleffa o fa lo gnorri promettendo un voto che non darà mai. Ecco perchè il risultato è in bilico e lo scontro non ha i limiti della correttezza politica.
Garofani deve andarsene
A Roma, dalle parti di Palazzo Chigi, e perchè no del Quirinale, si parla ancora, sia pure con meno violenza di prima, del caso Garofani. È sempre lui, il consigliere di Sergio Mattarella, ad essere nell’occhio del ciclone per la negligenza con la quale si è comportato ad una cena con gli amici. “Non ha scampo, si deve dimettere”. Il coro è unanime. Tutti i commentatori, qualunque sia l’ideologia a cui appartengono, non hanno dubbi. “Non può restare nemmeno un minuto di più sulla poltrona in cui siede da tempo”.
La buriana degli ultimi giorni ha ancora qualche strascico. Si pensa che sia proprio Elly Schlein e non Giorgia Meloni, l’obiettivo preso di mira da quello che si ama definire un conflitto. Potrebbe suonare proprio adesso l’ora del suo addio a via del Nazareno? Non prossimamente, magari fra un paio di mesi quando i riformisti avranno affilato le armi, forti di un gradimento che la Schlein non ha più.
“Dobbiamo toglierci il prosciutto dagli occhi”, gridano gli oltranzisti: ecco il motivo per cui vincere o perdere in Campania vorrà dire molto.
Ricordate Lewis Hamilton, il pilota che nei gran premi di Formula 1, vinceva tutto? Da quando è passato nelle file della Ferrari, il podio lo ha visto col binocolo. Rischia di essere licenziato? “No”, replica secco. “Con John Elkann ho un ottimo rapporto. Gli parlo quasi tutti i giorni, perché nei miei sogni c’è sempre la Ferrari”. I tifosi riflettono: “Se sognasse meno e guidasse meglio forse potremmo ancora gioire”.
L'articolo Domenica si vota, in Campania si gioca il futuro di Schlein: che fosse lei il vero obiettivo di Garofani? proviene da Blitz quotidiano.