Documentario filorusso proiettato in Comune a Genova: scoppia la polemica

  • Postato il 19 febbraio 2025
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tursi

Genova. Scoppia la polemica in consiglio comunale per un evento organizzato da Uniti per la Costituzione per venerdì 28 febbraio a palazzo Tursi, durante il quale verrà proiettato il documentario filorusso Maidan, la strada per la guerra.

Il documentario ripercorre la storia dell’Ucraina dal Maidan del novembre 2013 con le manifestazioni nella città di Kiev fino alla caduta, nel febbraio 2014, del presidente Viktor Yanukovich, eletto nel 2010. La storia continua con l’inizio della guerra civile che colpisce il Donbass dal 2014 fino all’invasione russa del febbraio 2022.

La proiezione di questo documentario, prodotto da Russia Today, è già stata bloccata in diverse altre città italiane, tra cui Torino, Firenze e Pescara, in cui tra l’altro le proiezioni erano previste in circoli e sale indipendenti e non in palazzi istituzionali. Per i detrattori, infatti, si tratta di un lungometraggio di propaganda russa che dà una visione distorta degli eventi che hanno portato al conflitto in Ucraina, e la proiezione arriva tra l’altro nel terzo anniversario dall’inizio della guerra.

Crucioli ha annunciato l’evento, dal titolo Guerra in Ucraina, possibili iniziative di pace dei Comuni italiani, sulla sua pagina Facebook. Tra i relatori, oltre allo stesso Crucioi, anche il professor Paolo Becchi, docente di Filosofia del diritto all’Università degli Studi di Genova, i giornalisti e reporter autori del documentario Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso, i sindaci di Serralunga D’Alba e Cassetta di Lugagnano Sergio Moscone e Domenico Finiguerra e poi il consigliere comunale di Arezzo Michele Menchetti e l’architetto Giovanni Spalla.

Abbiamo coinvolto sindaci e consiglieri di altri comuni che in questi anni, similmente a quanto fatto a Genova da Uniti per la Costituzione, hanno fatto sentire la loro voce dentro alle istituzioni in controtendenza rispetto alle posizioni belliciste assunte dal governo italiano, con il supporto tanto del centrodestra quanto del centrosinistra”, ha scritto Crucioli su Facebook.

Nelle ultime ore a contestare l’evento è stata Cristina Lodi, consigliera comunale di Azione, che ha puntato il dito contro una conferenza in un palazzo e in una sala simbolo della città (il Salone di Rappresentanza, ndr) di spiccata caratterizzazione filorussa, che rispecchia quella narrazione che Vladimir Putin continua da anni a raccontarci. Conferenza organizzata da un consigliere comunale nella quale verrà proiettato il docufilm Maidan, una strada verso la guerra la cui trasmissione è stata già vietata in diversi comuni italiani”.

“L’Unione europea e l’Italia hanno dall’inizio condannato l’aggressione militare russa contro l’Ucraina e hanno chiesto alla Russia di cessare l’azione militare, rispettando l’indipendenza dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti – prosegue Lodi – Perciò il diniego da parte del Comune di diffondere contenuti falsi che incitano all’odio verso la popolazione ucraina e giustificano l’aggressione di uno Stato sovrano è moralmente doveroso e pienamente rispettoso delle misure europee. Come segretaria regionale di Azione e come consigliera comunale mi impegno a segnalarlo al presidente del consiglio comunale e al facente funzioni sindaco Piciocchi e nelle opportune sedi,, e ad attivarmi per fermare la proiezione prevista all’interno dell’evento”.

“La città di Genova si appresta a ospitare una conferenza sui ‘percorsi di pace’ per l’Ucraina, ma senza voci ucraine – aggiunge Federica Onori, deputata di Azione e segretaria della Commissione Esteri alla Camera – Al loro posto, verrà proiettato un docufilm prodotto da Russia Today, emittente russa sanzionata dall’UE sin dall’inizio dell’invasione. È l’ennesimo tentativo di diffondere la narrazione del Cremlino. Chiediamo quindi al Comune di Genova e al vicesindaco Piciocchi di revocare la disponibilità di Palazzo Tursi per questa conferenza, evitando di legittimare un evento chiaramente propagandistico. Sarebbe un segnale importante se anche le altre forze politiche prendessero posizione, anche con le elezioni comunali in vista”.

Autore
Genova24

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