DiVincenzo vuol mantenere la promessa: "Voglio giocare per l'Italia, è un impegno preso". Datome pensa al debutto di Banchi

  • Postato il 4 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Mancano due anni ancora al mondiale FIBA 2027, ma è quello l’obiettivo che l’Italia del basket s’è posta. L’Italia e pure Donte DiVincenzo, che dopo il forfait dell’estate scorsa (non senza polemiche) ha fatto capire di voler comunque rispettare la parola data, quella che in un modo o nell’altro l’avrebbe dovuto portare a vestire la maglia azzurra nelle prossime competizioni internazionali. E il mondiale FIBA 2027 sarà la prima rassegna sul calendario, visto che nel 2026 non ci sarà alcuna medaglia da inseguire nell’universo cestistico nelle selezioni nazionali.

DiVincenzo show contro i Nets: 25 punti, career high in RS

DiVincenzo che stanotte ha fatto a suo modo la storia, mandando a referto una prova decisamente notevole nel successo dei Minnesota Timberwolves sui Brooklyn Nets. Big Ragù ha firmato 25 punti, suo nuovo career high nelle gare di regular season, e a margine della prestazione ha dovuto rispondere una volta di più alle domande legate proprio al suo futuro con la maglia della nazionale italiana.

“La salute e tutto il resto devono andare sempre per il verso giusto, ma ho detto che voglio far parte dell’Italia e non vedo l’ora che possa avversarsi questo mio desiderio. L’impegno è stato preso, ora devo solo sperare che tutti i pezzi del mosaico vadano al loro posto”. Cosa che evidentemente non è avvenuta la scorsa estate, quando il riacutizzarsi di un problema a un dito del piede che s’era procurato addirittura a gennaio lo ha costretto a rinunciare alla chiamata per EuroBasket.

Ma DiVincenzo ha ribadito di sentirsi italiano e pronto a vestire la maglia della nazionale: Quando è arrivato il passaporto è stato un orgoglio e un sollievo, perché il processo è stato lungo e ha richiesto molta pazienza. Tante persone hanno lavorato per ore e ore affinché tutto procedesse nel verso sperato e sono grato a quanti si sono adoperati per rendere tutto questo possibile”.

La suggestione NBA Europe: “Fatemi capire come funziona…”

Un passaporto comunitario potrebbe tornar utile a Donte anche nel caso in cui decidesse di traslocare da NBA America a… NBA Europe. Un progetto di cui dall’altra parte dell’oceano si comincia a parlare con convinzione e cognizione di causa.

“Personalmente non ne so molto, ma penso che se andasse in porto sarebbe davvero un gran bell’affare per tutto il mondo del basket, sia americano che europeo. Anche se bisognerebbe capire come funzionerebbe a livello logistico, particolare non di poco conto”.

Eppure il progetto comincia ad attirare attenzioni anche da parte di quei club che inizialmente non sembravano così convinti di avallarlo: è il caso di Barcellona e Real Madrid, che se nel calcio per anni hanno “tramato” contro l’UEFA per creare la The Super League, nel basket sarebbero già sul punto di staccarsi da Euroleague e farsi annettere alla FIBA Champions League, anticamera del progetto NBA nel vecchio continente.

Datome pensa alle qualificazioni di fine mese: “Largo ai giovani”

DiVincenzo chiaramente non sarà della partita a fine mese, quando il 27 con l’Islanda e il 30 in Lituania l’Italia del neo CT Luca Banchi debutterà nel cammino delle qualificazioni ai prossimi mondiali. Non ci saranno molti protagonisti impegnati in Eurolega, ma l’Italia si presenterà competitiva, come ribadito dal coordinatore delle attività del settore squadre nazionali FIP Gigi Datome.

Bisogna essere bravi e noi cercheremo di farci trovare pronti il più possibile, perché se è vero che mancheranno i giocatori NBA, è pur vero che molte nazionali non li hanno proprio, vedi l’Islanda”, ha spiegato all’ANSA. “Ai mondiali noi vogliamo andare e per farlo servirà costruire in fretta una nuova identità, a prescindere dal fatto se Fontecchio sia o meno presente. Banchi sta cercando un nuovo modo di procedere, anche piuttosto innovativo, ma l’obiettivo è di farci trovare preparati al primo appuntamento che conta, appunto quello con le gare di qualificazione”.

Sarà un’Italia imperniata sui giovani, quei giovani che “a EuroBasket non erano ancora pronti per fare un certo tipo di percorso, ma che nel 2027 a Doha lo saranno molto di più”, ha aggiunto Datome. “Di sicuro però l’eliminazione negli ottavi con la Slovenia di Doncic ha lasciato un mare di rimpianti, perché abbiamo sbagliato mezza partita in tutto il torneo e l’abbiamo pagata a caro prezzo”. Mondiali si, ma occhio a LA28: “Per arrivarci si potrebbe passare anche dal mondiale, oppure dal preolimpico che è sempre un’incognita. Quello è il sogno, ma pensiamo a una competizione alla volta”.

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