“Diventiamo cittadini europei: trenta giovani al Parlamento Europeo”: anche due studenti del Boselli-Alberti-Mazzini-Da Vinci a Strasburgo
- Postato il 5 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Nel mese di ottobre si è svolto il viaggio premio organizzato dalla Regione Liguria intitolato “Diventiamo cittadini europei: trenta giovani al Parlamento Europeo”, indirizzato agli studenti del triennio delle scuole superiori, la cui premiazione è stata effettuata presso la sede del Parlamento Europeo a Strasburgo. Due giovani alunni dell’indirizzo Cat dell’istituto Boselli-Alberti-Mazzini-Da Vinci hanno partecipato con entusiasmo al viaggio.
Queste sono le riflessioni di Sara Concutelli, un’alunna, ora studentessa universitaria, che lo scorso anno, malgrado l’impegno della maturità, ha vinto tale concorso, come anche l’allievo Iacopo Goso ora frequentante la classe 4^.
Ci sono viaggi che si fanno con la mente, altri con il cuore; questo è stato un viaggio che ha unito entrambi. Tutto è iniziato a Lucerna, una città che sembra sospesa tra il cielo e l’acqua. Le sue vie lastricate, il riflesso delle montagne nel lago e il silenzio maestoso dei ponti antichi hanno subito fatto capire che questo viaggio non sarebbe stato come gli altri. Lucerna ci ha accolti con la sua eleganza sobria, come un preludio poetico a ciò che avremmo vissuto nei giorni successivi. Da lì, il nostro percorso ci ha condotti a Colmar, una piccola perla d’Alsazia dove ogni casa colorata racconta una storia. Ma la visita che più ha toccato il cuore è stata quella alla linea Maginot, e in particolare al forte di Schoenenbourg. Camminare in quei lunghi corridoi sotterranei, immaginando le voci dei soldati e il peso della storia che lì si è consumata, ha fatto nascere un profondo senso di rispetto e gratitudine verso chi ha vissuto quei momenti di coraggio e sacrificio.
Poi è arrivato il momento più atteso: la premiazione al Parlamento Europeo. Entrare in quella sede imponente, con le sue vetrate che lasciano filtrare una luce limpida e solenne, è stato come varcare la soglia di un sogno. L’atmosfera era carica di attesa e di emozione: un silenzio rispettoso avvolgeva la platea, interrotto solo dal fruscio dei passi e dal mormorio sommesso delle lingue europee che si intrecciavano, simbolo vivo dell’unione tra i popoli. Sedersi tra le file ordinate dell’aula, sapendo di trovarsi proprio lì dove si discutono e si decidono le sorti del nostro continente, ha fatto battere il cuore più forte.
Guardando attorno, verso quel grande emiciclo circolare, si percepiva la grandezza di un luogo che rappresenta il dialogo, la democrazia, la libertà. Quando è arrivato il momento della premiazione, l’emozione è salita come un’onda. Sentire il proprio nome pronunciato, salire sul palco tra applausi sinceri e sguardi pieni di orgoglio, è stato un istante che sembrava sospeso nel tempo. Le luci, i colori delle bandiere, i volti emozionati di chi condivideva lo stesso sogno: tutto contribuiva a creare un momento magico, indimenticabile. Guardando dall’alto il pubblico, si provava un senso di gratitudine immenso — per il percorso fatto, per le persone che hanno creduto in noi, e per l’onore di rappresentare qualcosa di più grande: la nostra generazione, la nostra voce, il futuro dell’Europa.
Ma ciò che ha reso questa esperienza ancora più speciale è stato l’incontro con gli altri ragazzi vincitori. Provenivano da città diverse, da scuole e realtà lontane, eppure bastarono poche ore perché tra di noi si creasse un legame autentico.
Tra chiacchiere, risate e racconti condivisi, ci siamo scoperti simili nei sogni e nelle passioni. In mezzo a volti nuovi, mi sono sentita sorprendentemente a casa. È incredibile come in un luogo così grande, tra lingue diverse e culture differenti, si possa trovare un senso di appartenenza così forte e naturale. Quelle amicizie nate tra una visita e l’altra, tra un brindisi e una foto ricordo, resteranno impresse come uno dei doni più belli di tutto il viaggio.
Il viaggio è poi proseguito verso Obernai e altre cittadine incastonate nel cuore dell’Alsazia, dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando tra le vie antiche, respirando i profumi dei mercatini e ascoltando le risate della gente, si è avvertita una profonda connessione con le radici europee: un senso di appartenenza che travalica confini e lingue. Questo viaggio non è stato soltanto un premio. È stato un’esperienza che ha aperto la mente e riempito il cuore, un cammino tra passato e futuro, tra storia e speranza. Tornare a casa dopo aver vissuto tutto questo significa portarsi dentro un bagaglio nuovo: fatto di emozioni, consapevolezza e sogni che guardano lontano.
I due giovani menzionati hanno effettuato questo viaggio premio per aver partecipato e vinto il concorso regionale “Diventiamo cittadini europei: trenta giovani al Parlamento Europeo”. Altri compagni hanno vinto il concorso” 27 gennaio: Giorno della Memoria” ed il concorso “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire il diritto dei popoli”. Anche per loro è riservato un viaggio premio di 5 giorni nei luoghi che sono stati l’epicentro delle tematiche affrontate.