Discarica Rio Marsiglia, i pm convocano i 18 sindaci del Consorzio: “Danno ambientale, dovete metterla in sicurezza”

  • Postato il 31 gennaio 2025
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Genova  Erano preoccupati i 18 sindaci del Consorzio rio Marsiglia (Avegno, Bargagli, Bogliasco, Carasco, Cicagna, Cogorno, Coreglia ligure, Favale di Malnaro, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Moconesi, Neirone, Orero, San Colombano Certenoli, Sori, Tribogna e Uscio) che nei giorni scorsi hanno ricevuto dalla Procura di Genova l’invito a comparire per questa mattina all 9.

Temevano un avviso di garanzia, ma nessuno di loro risulta per ora indagato per gli sversamenti di percolato che hanno portato i pm a chiedere e a ottenere, alla fine di novembre il sequestro urgente della discarica.

La Procura ai sindaci: “Situazione gravissima, dove intervenire”

Il sostituto procuratore Andrea Ranalli e il coordinatore del gruppo Ambiente (il procuratore Nicola Piacente), tuttavia, hanno fatto recapitare ai sindaci attraverso la polizia giudiziaria un messaggio molto serio e chiaro: gli sversamenti di percolato continuano e il sopralluogo da parte degli investigatori di qualche giorno fa ha fatto emergere “un quadro di verosimile danno ambientale correlato al grave e concreto pericolo di inquinamento di tutte le matrici interessate dalla presenza dell’impianto” si legge nella comunicazione consegnata dalla Procura agli interessati.

Certo le piogge dell’ultimo periodo sicuramente hanno peggiorato una situazione già molto grave ma la nota parla di “evidenti inefficienze del sistema di captazione e trattamento del biogas, presenza di vaste aree della discarica con mancata o inadeguata copertura dei rifiuti, totale inefficacia o inesistenza del sistema di raccolta e convogliamento delle acque di scorrimento superficiale, pericolo d’instabilità del corpo dei rifiuti connesso al continuo supero dei livelli di guardia della falda all’interno dei piezometri di controllo, di idonei interventi manutentivi” nonché di “svariate violazioni delle prescrizioni autorizzative” e “conclamata inerzia manifestata dai soggetti tenuti alla gestione della discarica”.

La Procura quindi invita senza mezzi termini il consorzio a d “attuare immediatamente tutte le misure di messa in sicurezza d’emergenza e gestionali atte a prevenire e a contenere l’ulteriore diffusione di inquinamento ambientale”.  Per la Procura la situazione della discarica che ne ha portato al sequestro deriva dalla mancata manutenzione e dal mancato adeguamento degli impianti. Le indagini proseguono per accertare le responsabilità.

Autore
Genova24

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