Disabilità, Sanna (Pd): “Serve approccio universalistico per garantire diritti e inclusione. Regione intervenga”

  • Postato il 24 ottobre 2025
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sanna automedica

Genova. “La disabilità, nelle politiche attuali, viene trattata con soluzioni per compartimenti stagni e non unitari: trasporti; scuola; formazione personale e insegnanti; accessibilità, ogni misura è parziale e mai inserita in un quadro complessivo e unitario. Sulla Liguria le ricerche Istat non forniscono, purtroppo, dati completi sulla disabilità, ma in Italia sono circa 7.658 milioni le persone con disabilità, mentre sono quasi 338mila gli alunni con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e in Liguria sul fronte scolastico nel 2025 si è registrato un aumento del numero di studenti con disabilità pari a 8.758 (il 5,37% della popolazione scolastica ligure). Restano tuttavia gravi carenze nella continuità degli insegnanti di sostegno, di cui circa un terzo non possiede una preparazione specifica. È necessario che la Regione Liguria si doti di un sistema che permetta un approccio universalistico nei confronti della disabilità, riconoscendo che le persone con disabilità sono parte integrante della società e che le istituzioni hanno il dovere di garantire diritti, accessibilità e inclusione piena in ogni ambito della vita. Per questo ho presentato un Ordine del giorno in cui chiedo alla Giunta di migliorare l’accessibilità fisica e digitale di scuole, luoghi pubblici, strutture turistiche e culturali; coinvolgere stabilmente la Consulta regionale per la disabilità nelle fasi di monitoraggio e valutazione delle politiche regionali con l’obiettivo di trovare insieme le misure più idonee per rendere la Liguria una regione più accessibile e in grado di offrire alle persone con disabilità pari diritti e possibilità”.

Lo dichiara il capogruppo del PD in Regione Armando Sanna che ha presentato un Ordine del giorno per chiedere alla Giunta l’adozione di un approccio universalistico nei confronti della disabilità.

“La pubblica amministrazione si deve impegnare e garantire soluzioni in grado di permettere a ogni persona di autodeterminarsi in ogni fase della propria vita e garantire sostegno ai familiari delle persone con gravi disabilità. Bisogna erogare con urgenza i fondi per la gravissima disabilità e rendere strutturale il ‘Progetto di vita’ e ampliarlo a tutto il territorio regionale, formare in modo specifico il personale che è a contatto ogni giorno con i cittadini. Servono progetti che guardino alla disabilità in modo unitario per trovare soluzioni complessive più efficaci, per non lasciare indietro nessuno, perché tutti hanno diritto a una vita indipendente e autonoma”, conclude Sanna

Autore
Genova24

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