Disabili maltrattati dalla cooperativa “Per Mano”: Il comune di Cuneo verso la costituzione di parte civile

CUNEO – La sindaca Patrizia Manassero e l’assessore alle Politiche sociali Paola Olivero stanno valutando se costituirsi parte civile nel processo della procura di Cuneo sui maltrattamenti ai disabili seguiti in un centro diurno dalla cooperativa “Per Mano”. Fanno sapere sindaca e assessore che: “Il nostro pensiero alle famiglie delle persone che frequentavano la struttura: ci fa soffrire anche solo immaginare che cosa possano aver vissuto. Ci dispiace che simili episodi velocemente arrivino alla ribalta nazionale, portando con sé il rischio di generare percezioni negative sul mondo della presa in carico di persone con disabilità e della cura dei fragili”.

“Cuneo ha una attenzione e una sensibilità particolari nei confronti di queste persone, anche grazie a famiglie che nel tempo hanno lavorato e sono diventate protagoniste di una cultura di attenzione alla disabilità” – concludono Manassero e Olivero.

La vicenda

I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il 2014 e l’aprile 2019, e riguardano episodi avvenuti all’interno del centro diurno alle porte del capoluogo, che accoglie ragazzi autistici e persone con disabilità mentali.

Nel capo d’accusa relativo al primo rinvio a giudizio si parla di un “clima di sopraffazione e degrado” in cui si sarebbero ripetuti atti di violenza, umiliazioni verbali e punizioni arbitrarie. Si indaga per maltrattamenti, sequestro di persona, violenza privata e lesioni personali.

Alle dirigenti, direttrice della struttura, Emanuela Bernardis, e la coordinatrice, Marilena Cescon, vengono imputati comportamenti di indifferenza e trascuratezza verso i bisogni essenziali e di cura di quindici ospiti, alcuni dei quali minorenni all’epoca dei fatti.

Tra gli episodi riportati dagli inquirenti figurano presunti atti di violenza fisica: in un caso un infermiere avrebbe colpito un ospite con una scarpa al volto, mentre in un altro la psicologa avrebbe esercitato una pressione violenta sui genitali di un ragazzo per contenerne gli impulsi sessuali.

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