Diretta "Ho appena ricevuto l'avviso di garanzia". Almasri, Giorgia Meloni indagata: i magistrati pronti a tutto
- Postato il 28 gennaio 2025
- Di Libero Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Diretta "Ho appena ricevuto l'avviso di garanzia". Almasri, Giorgia Meloni indagata: i magistrati pronti a tutto
Giorgia Meloni è indagata a Roma: ad annunciarlo è la stessa premier, in un videomessaggio pubblicato sui social sulle sue pagine. "Il procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del diciamolo fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona, mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione al rimpatrio del cittadino libico Almasri. Avviso di garanzia inviato anche ai ministri Nordio, Piantedosi e al sottosegretario Mantovano, presumo a seguito presumo di una denuncia presentata dall'avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi". "Non sono ricattabile - conclude la premier -, non mi faccio intimidire ed è possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l'Italia cambi e diventi migliore".
Segui la diretta minuto per minuto.
Ore 17.58 - Lupi (Nm), "Avanti con la riforma della giustizia"
"Mi auguro con tutto il rispetto che a giustificazione del surreale avviso di garanzia a mezzo governo i magistrati che l'hanno emesso non si trincerino dietro il principio dell'obbligatorietà dell'azione penale a fronte dell'esposto di un cittadino, di cui ben si conoscono le convinzioni politiche. C'è un altro obbligo che tutti abbiamo, ed è quello di mettere in moto il cervello prima di agire in base a impulsi ideologici o di scontro di potere. È una responsabilità che chiunque abbia responsabilità pubbliche ha il dovere morale di mettere in atto per non eccitare divisioni e scontri che contraddicono palesemente la retoricamente affermata ricerca del bene comune. Appare sempre più evidente a chiunque non abbia pregiudizi la necessità di una riforma della giustizia quale quella già approvata dalla camera dei deputati che prevede una separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti, con i relativi Csm che ne sanciscono l'indipendenza". Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Ore 17.49 - Calenda, "Meloni indagata è surreale"
Su Almasri "il governo italiano ha combinato un disastro, raccontando un mare di balle agli italiani". Lo dichiara in una nota il leader di Azione, Carlo Calenda. "Dopodiché che un presidente del Consiglio venga indagato per un atto che risponde evidentemente a una 'ragione di Stato' (mai ammessa) è surreale e non accadrebbe in nessun altro paese occidentale. Si saldano cosi' due errori e si riacutizza lo scontro tra poteri dello Stato. Non un bello spettacolo", aggiunge.
Ore 17.42 - Renzi: "Ora Meloni cavalcherà l'avviso"
"Noi non attacchiamo sul piano giudiziario: noi facciamo politica. E ho l'impressione che Giorgia Meloni voglia cavalcare questo avviso di garanzia - che è un atto dovuto - per alimentare il suo naturale vittimismo. La gestione della vicenda Almasri per noi non è un crimine: è peggio, è un errore". Lo dichiara Matteo Renzi, commentando l'avviso di garanzia a Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano per la vicenda Almasri. "La scelta di rimpatriare il criminale libico è una scelta politicamente sbagliata, compiuta da Giorgia Meloni e da questo Governo. Sono stato tra i primi a definirla, in Aula, una follia. Penso che sia un errore clamoroso e marchiano sotto il profilo politico. Sul punto di vista giudiziario, invece, non mi esprimo. Non tocca a me giudicare e sono sinceramente garantista. Quindi non faremo a Giorgia Meloni quello che lei ha fatto a noi e alle nostre famiglie. Per noi la Presidente del Consiglio è innocente come chiunque è innocente fino a sentenza passata in giudicato".
Ore 17. 39 - Gelmini: "Ennesima incursione della magistratura"
"Surreali le accuse del Procuratore Lovoi alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai ministri Nordio e Piantedosi, e al sottosegretario Mantovano per la vicenda Almasri. L'ennesima incursione della magistratura nella politica, utile solo per qualche titolo di giornale". Lo scrive su X Mariastella Gelmini, senatrice di Noi Moderati-Centro Popolare.
Ore 17.34 - Salvini, "vergogna vergogna vergogna!"
"Giorgia Meloni indagata per il rimpatrio del libico Almasri, avvisi di garanzia per il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Vergogna, vergogna, vergogna - scrive il leader della Lega Matteo Salvini sui social -. Lo stesso procuratore che mi accusò a Palermo ora ci riprova a Roma con il governo di centrodestra. Riforma della Giustizia, subito!".
Ore 17.33 - Tajani, "Scelte che suonano come una ripicca"
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso la sua solidarieta' alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e ai colleghi di governo indagati per il caso Almasri. "Sono dalla parte di Giorgia Meloni, Matteo Piantedosi, di Carlo Nordio e di Alfredo Mantovano", ha scritto sul social media X. "Difendo la separazione dei poteri e condanno scelte che suonano come una ripicca per la riforma della giustizia", ha aggiunto.
Ore 17.29 - "Richiesta d'arresto non trasmessa al Ministero della Giustizia"
"La richiesta di arresto della Procura della Corte penale internazionale non è stata trasmessa al ministero italiano della Giustizia, come invece previsto dalla legge e per questo la Corte d'Appello di Roma decide di non procedere alla sua convalida - spiega ancora -. A questo punto, questo soggetto libero sul territorio italiano, piuttosto che lasciarlo libero, noi decidiamo di espellerlo e rimpatriarlo immediatamente per ragioni di sicurezza con un volo apposito come accade in altri casi analoghi. Questa è la ragione per la quale la Procura di Roma oggi indaga me, il sottosegretario Mantovano e due ministri".
Ore 17.24 - "Da Cpi curiosamente il mandato d'arresto quando Almasri era in Italia"
"Ora i fatti sono abbastanza noti: - riepiloga Meloni - la Corte penale internazionale dopo mesi di riflessione emette un mandato di arresto internazionale nei confronti del capo della polizia giudiziaria di Tripoli, curiosamente la Corte lo fa proprio quando questa persona stava per entrare sul territorio italiano dopo che per 12 giorni aveva serenamente soggiornato in altri tre Stati europei".
Ore 17.19 - Non sono ricattabile e non mi faccio intimidire"
"Io penso che valga oggi quello che valeva ieri, non sono ricattabile non mi faccio intimidire è possibile che per questo sia invisa a chi non vuole che l'Italia cambi e diventi migliore ma anche e soprattutto per questo intendo andare avanti per la mia strada a difesa degli italiani soprattutto quando è in gioco la sicurezza della nazione. A testa alta e senza paura", conclude Meloni.
Ore 17.17 - Meloni, "avviso di garanzia per favoreggiamento e peculato"
"Il procuratore della a Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona, mi ha appena inviato un avviso di garanzia per i reati di favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino libico Al Masri". Lo afferma in un video su Facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Avviso di garanzia - prosegue Meloni - che è stato inviato anche ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano, presumo a seguito di una denuncia che è stata presentata dall'avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi".
Continua a leggere...