Diogo Jota, i due testimoni che smentiscono la prima ricostruzione dell’incidente: “Sono passati accanto a me tranquilli e senza eccessi di velocità”

  • Postato il 10 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Velocità eccessiva e poi lo scoppio di uno pneumatico: sarebbe questa la prima ricostruzione ufficiale del terribile incidente stradale in cui hanno perso la vita Diogo Jota e il fratello André Silva. La ricostruzione dell’incidente fornita dalla Guardia Civil, avvalorata dei rilievi della polizia scientifica, è però stata smentita da due testimoni che hanno assistito a tutta la scena. In particolare, uno di loro, il camionista che ha registrato il video poi circolato sui social, ha fornito una versione più dettagliata di quello che ha visto. Nella sua testimonianza, l’uomo ha di fatto escluso l’ipotesi che la Lamborghini noleggiata viaggiasse a una velocità superiore al limite consentito.

La testimonianza del camionista

José Azevedo, uno dei due camionisti presenti sulla scena dell’incidente, ha di recente pubblicato un video raccontando la sua versione dei fatti. In primo luogo, ha voluto chiarire la questione soccorso: l’uomo, infatti, dopo aver pubblicato il video dell’incidente, è stato accusato dagli utenti di aver preferito registrare un filmato piuttosto che provare ad aiutare le vittime coinvolte nell’incidente. “Sono stato io a filmare. Ho le prove. Mi sono fermato, ho preso l’estintore e ho cercato di aiutare. Per via dell’impatto, per via dell’incidente, non c’era assolutamente niente da fare. Nulla”, ha dichiarato Azevedo.

Nel corso della sua testimonianza, il camionista ha parlato anche di uno dei temi chiave dell’incidente, ovvero l’andatura della Lamborghini Huracan sulla quale viaggiavano Diogo Jota e André Silva. “Ho la coscienza pulita. So quello che ho visto. Sono passati accanto a me tranquilli, senza eccessi di velocità. Sono stato io stesso a mandare il video alla CMTV perché avevo cominciato a sentire delle assurdità. Vi do la mia parola: non andavano veloci. Andavano molto tranquilli, perché io faccio quella strada ogni giorno, dal lunedì al sabato. So com’è quella strada, non vale un accidente. È una strada buia e io sono riuscito a vedere la marca dell’auto, il colore dell’auto, tutto chiaramente. Poco più avanti, purtroppo, è successo quello che è successo”.

La versione di Azevedo è stata poi confermata da un secondo testimone, un altro camionista di nome José Aleixo Duarte, che ha dichiarato alla stampa portoghese di aver assistito all’incidente e di averlo filmato anche lui. Anche Duarte pare abbia provato a spegnere le fiamme, rendendosi poi conto che non c’era più possibilità di salvare le due persone all’interno della Lamborghini.

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Blitz

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