Dimissioni Occhiuto, le opposizioni scaldano i motori

  • Postato il 4 agosto 2025
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Dimissioni Occhiuto, le opposizioni scaldano i motori

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Dal Pd al M5S fino ad Avs: tutti i nomi dei possibili candidati a governatore pronti a sfidare Occhiuto dopo le sue dimissioni

ROMA – Candidato politico, con buona pace degli esperimenti civici (perdenti) delle ultime due elezioni. Campo non largo, ma larghissimo. E, soprattutto, il nome dell’aspirante presidente di Regione a stretto giro per partire pancia a terra per una campagna elettorale che si preannuncia arroventata. Il centrosinistra si attrezza per lo “showdown” calabrese innescato dalle dimissioni (con ricandidatura) del governatore Roberto Occhiuto (LEGGI). I partiti del fronte progressista, in stretto contatto con Roma e i leader nazionali, hanno già avviato i contatti tra di loro in un clima valutato come “positivo” e definito le regole di ingaggio per la sfida elettorale con il centrodestra. Con un primo impegno da prendere che ha trovato tutti d’accordo: fare presto.

Conti alla mano, con le dimissioni di Occhiuto formalizzate a stretto giro, la previsione è quella di andare alle urne a metà ottobre (il weekend 11-12 è quello cerchiato di rosso). Il che significa deposito delle liste a metà settembre. Un “paletto” subito fissato dal centrosinistra calabrese è quello di puntare a mettere insieme un fronte molto ampio. Quindi, in vista del prossimo incontro formale del tavolo di coalizione in programma entro questa settimana (probabilmente venerdì) gli inviti sono stati recapitati a Pd, M5s, Avs ma anche al Psi e ai Riformisti (che in Calabria hanno un certo peso e che dovrebbero fare un punto tra loro mercoledì), Iv e anche ad Azione che, dopo la ‘strigliatà di Calenda a Occhiuto (“è più facile parlare con la Meloni”), avrebbe già dato disponibilità a vedere le carte del centrosinistra.

L’altro punto cardinale del centrosinistra in Calabria è quello più delicato da seguire. Il nome del candidato governatore. Qui, come tradizione, entrano in gioco una serie di fattori, pesano i rapporti tra i partiti della coalizione e si discute anche nel quadro dell’intesa nelle altre regioni al voto. L’obiettivo è quello di presentarsi al prossimo vertice calabrese con un rosa ristretta di nomi da esfogliare tra alleati e, quindi, pescare il jolly vincente. L’impegno dichiarato è quello di chiudere il lavoro entro Ferragosto e quindi presentare il nome del candidato (o della candidata) alla presidenza della Regione.

Il Pd ha aperto il dossier Calabria subito dopo l’annuncio delle dimissioni del governatore. La partita è in mano al segretario regionale Nicola Irto, che ha avuto ampia delega dalla segretaria: “Ci faremo trovare pronti”, ha detto oggi la leader dem. Proprio quello di Irto è uno dei nomi dei papabili del Pd, nonostante qualche resistenza del diretto interessato. A suo favore, il fatto di essere una candidatura capace di mettere pace tra tutti (o quasi tutti) gli alleati. Difficile per gli altri partner (a partire da Iv e Azione) sollevare obiezioni di fronte alla discesa in campo del senatore e segretario regionale dem. In alternativa, resta in pista il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Sullo sfondo il nome del consigliere regionale Ernesto Alecci.

Il M5s è il partito che, in queste ore, più si è esposto nel rivendicare il lavoro di opposizione fatto al centrodestra. A suo favore, le percentuali delle ultime elezioni e anche un papabile candidato ritenuto da tutti “forte”, Pasquale Tridico. Anche l’eurodeputato 5 stelle avrebbe manifestato qualche dubbio su una sua discesa in campo, non certo su un ruolo di primo piano per il M5s in queste elezioni. Un punto con i vertici 5 stelle è atteso in queste ore ma ci sono già anche altri nomi nella margherita di Giuseppe Conte: Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Elisa Scutella sarebbero pronte alla battaglia elettorale. Anche Avs ha un nome su cui puntare, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi. Mentre per la galassia socialista scalda i muscoli il sindaco di Cosenza Franz Caruso.

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