Diga, Pd all’attacco: “Poca trasparenza sull’opera più importante del Pnrr”. E chiede incontro con governo e parlamentari
- Postato il 28 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. Un chiarimento “a carte scoperte” per un avere contezza di quello che sta succedendo con l’opera più “pesante” di tutto il Pnrr italiano, e per farlo sarà richiesto un incontro urgente con governo, Regione Liguria, la struttura commissariale e i consiglieri e parlamentari liguri.
Questa è la proposta che arriva oggi dal Partito Democratico, all’indomani della polemica scatenata dall’assenza del presidente Marco Bucci durante la commissione dedicata all’opera. “E’ un’opera fondamentale per lo sviluppo di Genova, partiamo da questo presupposto – ha commentato il deputato dem Alberto Pandolfo, oggi a Genova insieme a Valentina Ghio e Debora Serracchiani per un’ispezione al carcere di Marassi – siamo stufi del fatto che ci sia una fuga dalle responsabilità per un’opera così importante. Da questo punto di vista siamo ormai convinti che serva un chiarimento a carte scoperte. Lo chiederemo formalmente, lo chiediamo oggi, per avere un confronto. Si decida la sede, l’autorità portuale crediamo che sia il luogo più adatto, e poi si faccia questo incontro con i parlamentari liguri, i consiglieri e capigruppo in consiglio regionale, il commissario Bucci, che è anche presidente della regione, e una rappresentanza del governo. Insomma bisogna fare chiarezza su tutte le questioni che limitano il procedere di quest’opera“.
“Crediamo che oggi serva un tavolo di confronto dove si mettono sul tavolo gli elementi di trasparenza rispetto al procedere di quest’opera senza millantati anticipi che sono evidenti ritardi, sono sotto gli occhi – ha sottolineato poi Pandolfo – Ecco, crediamo che davanti a il più grande finanziamento che c’è in Italia su un’opera pubblica ci sia la necessità di una trasparenza che noi chiediamo avvenga con un confronto franco remando tutti dalla stessa parte“.
“Siamo a direi alla sesta interrogazione in un anno e mezzo dove le risposte sono state poco chiare e elusive dei temi – ha sottolineato Valentina Ghio – i temi del ritardo evidenziato dal numero di cassoni posati rispetto a quelli previsti, dal tema degli extracosti, evidenziato dalle indicazioni scritte esplicitate dal contraente rispetto ai 300 milioni di extracosti ad oggi soprattutto rispetto all’opacità della procedura evidenziata da prima da segnalazioni dell’ANAC e dalla Procura Europea in modo esplicito. Quindi noi chiediamo oggi un incontro, un momento di chiarimento con i parlamentari nella sede appropriata dove sia presente l’autorità portuale, dove sia presente il Commissario, la Regione e anche il Governo. Porteremo la questione nuovamente in Parlamento con un’interpellanza in aula questa volta, quindi non solo con un’interrogazione ma con un’interpellanza in aula”
“Credo che sia il momento della chiarezza – ha poi concluso Ghio – peraltro una chiarezza che legata anche ad un altro percorso che sono gli ispettori mandati dal Ministero proprio a verificare tutta una serie di atti amministrativi legati al tema delle concessioni portuali e non soltanto, di cui si sono perse le tracce, anche quello nonostante numerose interrogazioni e nonostante l’indicazione fosse che entro la fine dell’anno precedente doveva arrivare la relazione degli ispettori. Credo che ormai siamo a quasi un anno di attività con un’ispezione amministrativa in corso. Il fatto che non si sappia che cosa accade e quali sono gli esiti di quella relazione unitamente all’opacità e allo sfuggire della risposta sulla prima opera collegata ai fondi del PNRR del nostro paese”.