Dieci curiosità dal mondo: dal Paese senza zanzare a quello dove il fallimento è una festa
- Postato il 24 agosto 2025
- Di Panorama
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Ci sono guide di viaggio che ti parlano di monumenti, orari di apertura e ristoranti con vista. Poi ci sono quelle conversazioni, di solito attorno a un tavolo o in un bar d’aeroporto, in cui qualcuno butta lì una frase che sembra una leggenda metropolitana: “Lo sai che in Islanda non ci sono zanzare?”. È in quel momento che la mente prende il volo. Perché certe informazioni non sono solo curiosità: sono la chiave per entrare nella cultura di un Paese dalla porta di servizio, quella che non aprono i tour operator.
Ogni destinazione ha un suo segreto. Può essere un dato geografico assurdo, una tradizione che fa sorridere, o una scelta politica che sembra utopia. Sono dettagli che non finiscono nei dépliant patinati, ma che raccontano l’anima vera di un popolo: la capacità di stupire, di ribaltare prospettive e di vivere la quotidianità in modo radicalmente diverso da quello a cui siamo abituati.
E così si parte non solo per vedere un posto, ma per incontrare un’idea: la felicità come indice economico, il fallimento celebrato come festa nazionale, o un pianeta (quasi) più piccolo di uno Stato. Benvenuti in dieci viaggi lampo attraverso dieci fatti sorprendenti che, una volta scoperti, resteranno per sempre nella vostra valigia mentale.
Islanda: il paradiso senza ronzii
In Islanda le zanzare non esistono. Non è magia, ma un equilibrio climatico che le tiene lontane: estati fresche, inverni rigidi e una totale assenza di acque stagnanti dove possano proliferare. Il risultato? Escursioni nei fiordi senza fastidiosi ronzii, tramonti infiniti osservati in silenzio e notti d’estate passate all’aperto senza dover impugnare lo spray repellente.
Quando andare: da giugno ad agosto per godere delle lunghe giornate e del sole di mezzanotte.
Cosa non perdere: il Golden Circle e le cascate di Gullfoss, spettacolari in ogni stagione.
Canada: il regno delle acque
Il Canada è un mosaico blu visto dall’alto. Più di due milioni di laghi punteggiano il Paese, superando in numero quelli del resto del mondo messo insieme. Dal turchese del Lake Louise alle acque smeraldo del Moraine Lake, passando per i laghi nascosti dell’Ontario e del Québec, ogni specchio d’acqua racconta una stagione e un’atmosfera. In estate diventano paradisi per kayak e canoa, in inverno si trasformano in piste di pattinaggio naturali lunghe chilometri.
Quando andare: in estate per il clima mite, in inverno per il fascino glaciale.
Cosa non perdere: il Lake Louise al tramonto e il ghiacciaio Athabasca.
Russia: più grande di un pianeta
La Russia si estende su undici fusi orari e, per dare un’idea, è più grande di Plutone. Un viaggio attraverso il Paese è un salto continuo tra climi e paesaggi: dalla tundra artica alle steppe del sud, dai boschi infiniti della Siberia ai grattacieli di Mosca. Percorrere la Transiberiana significa letteralmente attraversare un continente, con cambi di lingua, cucina e architettura come fossero timbri su un passaporto immaginario.
Quando andare: da maggio a settembre per il clima più favorevole.
Cosa non perdere: la Transiberiana e il Lago Bajkal, il più profondo del mondo.
Bhutan: dove la felicità è politica di Stato
In Bhutan il benessere si misura in Felicità Interna Lorda. Un indicatore ufficiale che tiene conto non solo dell’economia, ma della salute, della cultura, dell’ambiente e della qualità delle relazioni umane. Qui il turismo è regolato da una politica “alta qualità, basso impatto”: pochi visitatori, ma disposti a immergersi davvero nella cultura locale. Templi sospesi sulle montagne, bandiere di preghiera mosse dal vento e sorrisi autentici fanno capire perché, in questa piccola monarchia himalayana, la felicità non sia solo un sentimento ma un obiettivo politico.
Quando andare: in primavera e in autunno per i festival religiosi e cieli limpidi.
Cosa non perdere: il monastero di Paro Taktsang, detto “la Tana della Tigre”.
Giappone: quando il sumo fa piangere
Ogni primavera, in alcune città giapponesi, i lottatori di sumo si sfidano in un contest insolito: far piangere un neonato nel minor tempo possibile. Il “crying sumo” affonda le radici in una tradizione beneaugurante: le lacrime sono viste come segno di salute e di fortuna per il futuro del bambino. Tra maschere buffe e smorfie esagerate, lo spettacolo è una miscela di dolcezza e assurdità che solo il Giappone sa offrire.
Quando andare: aprile-maggio per assistere agli eventi primaverili.
Cosa non perdere: un torneo ufficiale di sumo a Tokyo o Osaka.
Costa Rica: armata di pace
Dal 1949, la Costa Rica ha abolito l’esercito. I fondi risparmiati sono stati investiti in scuole, ospedali e tutela ambientale. Oggi il Paese è una delle destinazioni ecoturistiche più amate, grazie a parchi naturali, foreste pluviali e spiagge da cartolina. Qui la sicurezza non si misura in carri armati, ma in chilometri di sentieri e riserve protette.
Quando andare: da dicembre ad aprile per la stagione secca.
Cosa non perdere: il Parco Nazionale Tortuguero e il vulcano Arenal.
India: mille lingue, nessuna ufficiale
In India convivono più di 1.600 idiomi e decine di alfabeti. Hindi e inglese sono le lingue più diffuse, ma ogni Stato e ogni regione custodisce la propria identità linguistica. Viaggiare qui significa ascoltare un concerto di suoni diversi, dalle melodie del bengalese al ritmo del tamil, passando per l’urdu e il marathi. È un Paese che non si può raccontare con una sola voce.
Quando andare: da novembre a marzo per evitare il caldo estremo.
Cosa non perdere: il Rajasthan per i suoi palazzi e il Kerala per i suoi canali.
Finlandia: il festival del fallimento
Ogni 13 ottobre, in Finlandia, si celebra il Day for Failure. Un evento nato per ricordare che gli errori non sono la fine del percorso, ma tappe necessarie per arrivare al successo. In un Paese dove la scuola è un’eccellenza mondiale, questa filosofia si riflette in un’educazione che incoraggia il rischio e la sperimentazione. E sì, durante il festival si raccontano fallimenti con orgoglio, come fossero medaglie.
Quando andare: in ottobre per assistere al festival.
Cosa non perdere: una sauna tradizionale seguita da un tuffo nei laghi ghiacciati.
San Marino: la repubblica più antica del mondo
Fondata nel 301 d.C., San Marino ha visto imperi nascere e crollare rimanendo fedele alla sua identità. Arroccata sul Monte Titano, offre viste mozzafiato, torri medievali e un centro storico patrimonio UNESCO. Un microstato che, pur circondato dall’Italia, ha una storia e una Costituzione tra le più longeve del pianeta.
Quando andare: in primavera o autunno per evitare la folla estiva.
Cosa non perdere: le Tre Torri e il cambio della guardia a Palazzo Pubblico.
Australia: canguri ovunque
In Australia i canguri sono più numerosi degli esseri umani. Viaggiare nell’outback significa imbattersi in branchi che attraversano le strade all’alba o al tramonto. Nei parchi nazionali, il confine tra “animali selvatici” e “vicini di casa” è sottilissimo. Un ricordo impossibile da dimenticare, insieme ai cieli stellati che solo il deserto australiano sa regalare.
Quando andare: da settembre a novembre o da marzo a maggio.
Cosa non perdere: Kangaroo Island e il Red Centre con Uluru.
Viaggiare per collezionare meraviglie
Sono fatti che sembrano cartoline di un atlante stravagante. Eppure, dietro ogni curiosità c’è un invito: partire, scoprire, ascoltare. Perché il mondo non si misura solo in chilometri, ma in storie.