Dichiarazione dei redditi: sopra i 50mila euro scatta il taglio detrazioni
- Postato il 3 giugno 2025
- Di Panorama
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Redditi sopra i 50mila euro? Scatta il taglia detrazioni quest’anno per il modello 730. E chi rientra nella “stretta” dovrà scegliere quali spese portare in detrazione. A stabilirlo è la Legge di Bilancio 2025 e l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su cosa e come cambiano le cose per chi ha un imponibile che oltrepassa i 50mila euro e per i contribuenti con un reddito superiore ai 75mila.
Taglio automatico da 260 euro per chi supera i 50mila euro
Per l’anno d’imposta 2024, quindi per il modello 730 di quest’anno, chi ha un reddito complessivo superiore a 50mila euro subirà una riduzione automatica di 260 euro sull’ammontare complessivo delle detrazioni al 19%, ad eccezione delle spese sanitarie, delle donazioni ai partiti e dei premi assicurativi contro eventi calamitosi. Il taglio è già calcolato nel modello 730 precompilato. La misura serve a compensare i benefici Irpef generati dall’accorpamento dei primi due scaglioni.
Redditi sopra i 75mila euro: nuovi limiti e coefficienti familiari
Per i redditi superiori ai 75mila euro scatta da ora un tetto massimo alle spese detraibili, progressivo rispetto al reddito e modulato sulla composizione familiare. Il sistema prevede massimo 14mila euro di spese detraibili per redditi compresi tra 75.001 e 100.000 euro e un limite di 8mila euro invece per redditi oltre i 100mila euro. Il tetto effettivo si calcola applicando questi coefficienti familiari: 0,50 senza figli a carico; 0,70 con un figlio; 0,85 con due figli e 1con più di due figli o almeno un figlio con disabilità. Tradotto? Un contribuente con un reddito di 90mila euro e senza figli potrà detrarre al massimo 7mila, se ha un solo figlio il massimo sale a 9.800 euro, con due figli a 11.900 euro e se ha tre figli o più o un figlio con disabilità raggiunge l’intero massimale, i 14mila euro. Un contribuente con reddito di 105mila euro e un figlio a carico potrà detrarre al massimo 5.600 euro, con due figli arriva a 6800 euro, mentre se è senza figli scende a 4mila euro. Superati i 120mila euro di reddito complessivo invece il limite si riduce ulteriormente secondo le regole già in vigore negli scorsi anni.
Spese escluse dai massimali e spese che aumentano: le novità 2025
Alcune categorie di spesa restano escluse dal conteggio dei massimali. Si tratta delle spese sanitarie; gli investimenti in start-up e PMI innovative; gli interessi su mutui stipulati entro il 31 dicembre 2024; i premi assicurativi stipulati entro il 31 dicembre 2024 e le rate di spese edilizie sostenute sempre entro l’anno scorso e infine gli oneri con detrazione forfetaria. Alcune detrazioni aumentano. È il caso delle spese scolastiche per la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria. Sono detraibili fino a 1.000 euro per figlio (prima erano 800). E la detrazione forfetaria per i cani guida dei non vedenti sale da mille a 1.100 euro. Stretta invece sui bonus edilizi. Il Superbonus scende al 70%, resta al 75% la detrazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Il Bonus mobili scende a 5mila euro di spesa massima, con detrazione al 50%. E il bonus ristrutturazione rimane al 50% nel 2024, ma dal 2025 sarà limitato solo alle abitazioni principali.
La novità più significativa è comunque la possibilità di scegliere quali spese far rientrare nel tetto massimo. L’opzione va esercitata nel quadro RP della dichiarazione e permette di dare priorità alle voci più convenienti, come i bonus edilizi al 50%. Se il contribuente non indica preferenze, il sistema assegnerà le detrazioni a partire da quelle con aliquota più alta, in ordine decrescente. Meno detrazioni, dunque, per i redditi medio alti, ma possibilità di guadagno per chi sa orientarsi tra massimali e coefficienti.