“Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio che chiedo scusa”: Fedez e la canzone su Chiara Ferragni. Lei: “Atto violento”

  • Postato il 21 settembre 2024
  • Musica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ancora Fedez contro Tony Effe, quarto capitolo. O, almeno, è quello che ci si aspettava: un’altra diss track a colpi di rime al veleno. D’altronde, la faida tra i due prosegue ormai da giorni. La miccia era stata accesa dal 64 Red Bull Bars dell’ex membro della Dark Polo Gang. Poi il rapper di Rozzano aveva risposto su YouTube con L’infanzia difficile di un benestante ed era arrivata anche la contro-replica del cantante di Sesso e Samba con Chiara, brano in cui sono citati i figli e l’ex moglie dell’artista meneghino, e in cui sembra esserci un audio dell’imprenditrice digitale che accusa l’ex marito di aver comprato gli streaming.

“ORA CHIUDO QUESTA PAGLIACCIATA”Ma Fedez, tornato in studio a scrivere, ha spiazzato tutti. ‘Allucinazione collettiva’, il brano di cui ieri, sui social, aveva annunciato l’uscita, è dedicato interamente all’ex moglie. Ed effettivamente, sul canale YouTube dell’artista sono state pubblicate due tracce distinte. Ma andiamo con ordine. “Ora chiudo questa pagliacciata”, era stata la promessa del rapper in quello che sembrava lo spoiler di alcune strofe al vetriolo contro Effe. “Ti hanno mai spiegato la differenza tra un tumore e uno stron*o che è accusato di essere un truffatore?; “Mi spiace che Chiara ti abbia dato confidenza, almeno con te possiamo dire che ha fatto beneficienza”; “Ti pensavi Kendrick, ne esci da Machine Gun Kelly”; “Ogni tua argomentazione è davvero originale, testo da boomer moralista in cui mi fai la paternale”, alcuni, infatti, degli attacchi indirizzati al trapper romano.

“SONO STANCA, LASCIATEMI FUORI DA QUESTI GIOCHI” – Tra i versi pubblicati ieri pomeriggio dal rapper, però, c’erano già anche dei riferimenti a Chiara Ferragni: “Lei grida indignata: ‘abbi rispetto per i figli’, poi manda gli audio ai rapper scarsi che li insultano nei dissing”; “‘Mio marito è una mer*a’ è stata la tua exit strategy”, rappa Fedez. Nonostante pochi giorni fa avesse chiesto di “lasciare in pace me e i miei figli”, attaccata neanche troppo velatamente, nella serata di ieri Chiara Ferragni era tornata sui social per dire la sua. E aveva messo tutti in guardia, anticipando la pubblicazione della canzone dell’ex marito: “Questa sera non uscirà l’ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati mesi difficili. Sto cercando di andare avanti nonostante tutti e chiedo solo di essere lasciata fuori da questi giochi”, le sue parole in alcune stories.

E ancora: “In molte occasioni ho scelto di restare in silenzio, forse troppe, per proteggere chi mi sta a cuore e tutelare la mia famiglia. Ma ora sono stanca. Stanca di subire attacchi gratuiti, pettegolezzi infondati e dicerie velenose. Credo sia giunto il momento di mettere un punto a tutto questo e di poter vivere serenamente, senza essere trascinata in situazioni che non mi appartengono né oggi né mai più”.

ALLUCINAZIONE COLLETTIVA – Intanto, però, il brano di Fedez uscito nella notte è per lei. E già dalla copertina, è pieno di messaggi inequivocabili. Il corpo del rapper, che accovacciato si tiene le mani sul capo, infatti, assume anche la forma di un teschio. “Ehi fatti viva, è stata solo un’allucinazione collettiva”, l’intro della traccia piena di rimandi al divorzio e alla storia matrimoniale dei due. “Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio, che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio”; “I nostri caz*i messi in Piazza Affari, la nostra è una gara a chi corre ai ripari finché magistrato non ci separi”; le rime di una delle strofe.

Nella canzone, ci sono le antipatie dell’artista per gli amici dell’ex moglie e il ricordo del litigio al Festival di Sanremo in cui lei è stata co-conduttrice per due serate: “Hai visto i tuoi amici, sono yes man, saranno felici senza di me, sono parassiti niente di che, io odiavo loro ma amavo te”; “Ricordi Sanremo, si è tinta di nero per una vicenda di cronaca rosa, tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac”.

Ma traspare anche la consapevolezza del tempo trascorso insieme e degli errori che, secondo il parere del rapper, entrambi hanno commesso: “Mi hai donato le cose più belle che ho”; “Sbagli se pensi che non ho mai amato, per te avrei ucciso, ma tu mi hai fermato”; “Tu sei la distrazione di massa più bella che abbia mai visto”; Anch’io di caz*ate ne ho fatte un po’ troppe, abbiamo vinto un concorso di colpe. Con gli ultimi versi, il brano si trasforma, diventando nostalgico: “Ed io mi chiedo ancora se, c’è un lieto fine a una favola infelice e storta, se io fossi stato un altro me, tu un’altra te, forse sarebbe tutta un’altra storia”. Un’altra storia rimane il dissing tra Tony Effe e Fedez. Da vedere, è se il trapper romano deciderà di ribattere ancora.

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Il Fatto Quotidiano

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