Detenuto gravemente malato introduce droga e cellulari in carcere: scoperto dalla polizia penitenziaria

  • Postato il 8 luglio 2025
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carcere marassi

Genova. Un detenuto tunisino gravemente malato, in attesa di trapianto di reni e con una fine pena prevista per il 2027, ha tentato di introdurre droga e cellulari all’interno del carcere di Marassi. L’episodio, avvenuto ieri pomeriggio durante un accompagnamento per dialisi all’Ospedale San Martino, è stato sventato grazie all’attento lavoro di intelligence della Polizia Penitenziaria.

A darne notizia Fabio Pagani, segretario regionale della UIL PA Polizia Penitenziaria: secondo quanto riportato gli agenti avrebbero effettuato una perquisizione nell’area dialisi dove si trovava il detenuto. Sorpreso all’uscita dal bagno, l’uomo ha dovuto consegnare il materiale proibito: cellulari, droga, caricabatterie e cavi USB. Immediatamente arrestato, è stato riportato a Marassi e sarà presto sottoposto a direttissima.

Fabio Pagani ha espresso con orgoglio e soddisfazione il suo plauso agli agenti che hanno condotto l’operazione. “Una delle tante ma che spesso passano in sordina,” ha commentato Pagani, sottolineando come l’attenzione e la dedizione del Corpo non vengano mai meno. Ma l’occasione è quella anche per lanciare un messaggio sullo “stato endemico di illegalità” nelle carceri italiane. “Ci complimentiamo per la brillante operazione,” ha affermato il sindacalista, “ma urgono interventi preventivi atti a impedire in origine l’introduzione di oggetti non consentiti e i traffici illeciti che in carcere fruttano il triplo che nel mondo libero”.

Autore
Genova24

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