Dermatite bovina: predisposto dalla Regione Piemonte il rientro anticipato del bestiame in alternativa alla vaccinazione

  • Postato il 24 agosto 2025
  • Cuneo
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Preoccupazione in Piemonte per la dermatite nodulare contagiosa dei bovini. Un focolaio scoppiato in Savoia, in Francia, richiede agli allevatori di alzare la guardia. Confagricoltura Torino ha diffuso un video in cui è stato interpellato il professor Ezio Ferroglio, direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. Lo studioso spiega di che malattia si tratta e invita a prestare attenzione alla prevenzione.

Vaccinazioni iniziate in Valle d’Aosta

Nel frattempo, è in atto un piano di vaccinazione massiccia dei capi in Valle d’Aosta, con 4500 vaccinazioni di bovini piemontesi – in alpeggio in territorio valdostano – in esecuzione. Per gli allevatori piemontesi sarà possibile richiedere il rientro anticipato oppure rimanere in Val d’Aosta più a lungo del previsto. Infatti, la normativa europea di riferimento prevede che trattandosi di un vaccino vivo attenuato, i bovini vaccinati siano soggetti a limitazioni allo spostamento dal luogo di vaccinazione verso aree dove non è prevista la vaccinazione per un periodo di almeno 60 giorni. Allevatori e associazioni di categoria hanno fatto presente che, in caso di vaccinazione dei capi, sarebbe stato necessario quindi rimanere sui pascoli per un periodo superiore a quello programmato con possibili difficoltà nella gestione degli animali, correndo il rischio di subire una penalizzazione sui finanziamenti previsti dalla Politica Agricola Comunitaria in caso di mancato rispetto dei tempi minimi di permanenza presso gli alpeggi. La Regione Piemonte ha così predisposto una soluzione di compromesso, preparando una procedura che prevede una richiesta di rientro anticipata agli allevatori interessati che non abbiano ancora vaccinato i capi da parte delle ASL competenti per territorio.

La preoccupazione di Confagricoltura Cuneo

Anche Confagricoltura Cuneo nei giorni scorsi ha chiesto di mantenere alta l’attenzione: «Pur essendo al momento sotto controllo in Piemonte, invitiamo a non abbassare la guardia sulla Dermatite Nodulare Bovina (Lumpy Skin Disease), in particolare alla luce del suo diffondersi in territorio francese e verso la vicina Valle d’Aosta. Considerato il ruolo trainante del settore zootecnico e il valore genetico del patrimonio bovino piemontese è fondamentale adottare misure tempestive e coordinate per affrontare questa nuova minaccia. La Regione su questo fronte sta mettendo in atto tutte le azioni necessarie per prevenire ogni rischio e nei prossimi giorni dovrebbe approvare la Determina dirigenziale per consentire a chi ha capi in alpeggio di scendere a valle senza perdere i premi PAC. Siamo preoccupati, tuttavia, per gli eventuali danni economici e commerciali che l’eventuale arrivo di questa epizoozia sul nostro territorio potrebbe comportare, con l’abbattimento dei capi e restrizioni alle movimentazioni degli animali», così il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia.

 

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Quotidiano Piemontese

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