Derby ad alta tensione, scontri tra tifosi a Marassi. I negozi chiudono in anticipo

  • Postato il 25 settembre 2024
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Generico settembre 2024

Genova. Scontri tra tifosi nel primo pomeriggio a Marassi, nella zona della stadio. È una giornata ad altissima tensione in vista del derby Genoa-Sampdoria in programma questa sera al Luigi Ferraris dopo gli episodi registrati negli scorsi giorni che fanno temere un’escalation di violenza. 

Decine di persone hanno partecipato a tafferugli tra via Moresco, ponte Serra, piazza Romagnosi e piazza Carloforte. Le opposte fazioni hanno cercato il contatto con esplosivi e fumogeni, spranghe e lanci di oggetti come cartelli stradali, sedie e tavolini. Sul posto diversi mezzi blindati di polizia e carabinieri che si sono frapposti e hanno cercato di disperdere la folla. Un poliziotto è rimasto contuso ma ha rifiutato il trasporto in ospedale.

Proprio previsione di questo scenario molti negozi del quartiere oggi hanno deciso di abbassare le serrande: “A causa dei recenti casi di violenza avvenuti tra tifosi, molti commercianti oggi chiuderanno anticipatamente le proprie attività rispetto all’orario usuale di chiusura, al fine di evitare, in caso di scontri, danni e pericoli per i propri clienti – scrive il Civ Nel cuore di Marassi -. Non neghiamo che il danno commerciale ed economico sarà alto, ma la situazione impone delle scelte. Auspichiamo che non accada nulla e che vinca il senso civico, il rispetto e la sportività”.

Oltre alla chiusura delle strade interessate dagli scontri, la polizia locale ha anticipato le altre “normali” deviazioni del traffico veicolare nei dintorni dello stadio Ferraris.

Le misure

Tra le decisioni prese quella di chiedere a Genoa e Samp la presenza in numero massimo degli steward per la gestione dei controlli all’ingresso.

Ma poi saranno le forze dell’ordine a gestire gli afflussi e i deflussi per e dallo stadio nella giornata di oggi. E solo l’elenco dei partecipanti al tavolo tecnico di oggi rende l’idea del profilo di “alto rischio” assegnato al derby.

Sbarramenti e maxi controlli

In città sono stati previsti sbarramenti delle forze dell’ordine con tanto di alari (le grate alte quasi 3 metri) utilizzati per le manifestazioni ad alto rischio non solo di tipo sportivo, ma – a quanto si apprende – non saranno utilizzati preventivamente durante il match. Saranno invece montati solo in caso di disordini. In tutto gli uomini delle forze dell’ordine in campo saranno circa 350.

Saranno potenziati al massimo i servizi dinamici e in generale i presidi di vigilanza, anche presso le sedi di ritiro delle squadre. Il monitoraggio dall’alto sarà garantito da un elicottero dell’ottavo Reparto Volo della Polizia di Stato di Firenze.

Cancelli aperti in anticipo

Per facilitare le operazioni di afflusso dei tifosi, i cancelli vengono aperti dalle 18, una volta completate le coreografie e le conseguenti operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’impianto. La questura invita le tifoserie a giungere allo stadio con il massimo anticipo.

Il timore per gli striscioni rubati

Fondamentale per evitare una situazione fuori controllo sarà il controllo degli striscioni che saranno esposti al Ferraris. E’ noto infatti che la tensione tra le due tifoserie è altissima dopo i fatti del 5 maggio con i tafferugli in piazza Alimonda. In quell’occasione alcuni ultras doriani avevano rubato uno striscione agli avversari mentre i la gran parte dei tifosi rossoblù era in trasferta e i leader ‘daspati’ erano appunto a firmare.

La reazione dei genoani, poche ore dopo era stata altrettanto ‘oltraggiosa’ nel codice delle tifoserie, con l’ingresso nel club Ultras Tito di ponte Carrega e il furto di alcuni striscioni storici. Il timore è quello che gli striscioni rubati possano essere esposti e magari bruciati al derby. Sarebbe una vera e propria dichiarazione di guerra che tutti oggi vorrebbero evitare. È chiaro i controlli su quello che entrerà – o è già entrato – allo stadio – saranno decisivi per contenere problemi di ordine pubblico. A questo stanno lavorando da settimane gli agenti della Digos.

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Genova24

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