Denti umani “coltivati” in laboratorio: “Una scoperta che può rivoluzionare le cure dentali”. L’impresa dei ricercatori del King’s College di Londra
- Postato il 16 aprile 2025
- Salute
- Di Il Fatto Quotidiano
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Una scoperta sensazionale è stata fatta da un gruppo di ricercatori del King’s College di Londra in piena collaborazione coi colleghi dell’Imperial College: potrebbe esistere un’alternativa efficace alle protesi artificiali e agli impianti metallici inseriti al posto dei denti. In laboratorio infatti sono stati fatti crescere per la prima volta denti umani in vitro attraverso uno speciale tipo di materiale che consentirebbe alle cellule che formeranno i denti di “comunicare” fra loro. La scoperta, pubblicata nella rivista scientifica ACS Macro Letters, “ha il potenziale per rivoluzionare l’assistenza odontoiatrica”, ha commentato la dottoressa Ana Angelova Volponi, autrice dello studio.
Come funziona? È un processo di riproduzione e differenziazione delle cellule grazie ad un idrogel reticolato sviluppato dai due College, un materiale che “replica l’ambiente che circonda le cellule, noto come matrice. Quando abbiamo introdotto le cellule che avrebbero dovuto partecipare alla formazione del dente, queste sono state in grado di inviarsi segnali a vicenda per avviare il processo di crescita dentale“. In questa matrice, continuano i ricercatori, “una cellula può “dire” ad un’altra di differenziarsi in una cellula dentale. Ciò rende l’ambiente di crescita dei denti simile a quello naturale, consentendoci di ricreare il processo di sviluppo dentale in laboratorio”.
La grossa novità introdotta dal nuovo materiale idrogel è il lento rilascio nel tempo dei segnali inviati alle cellule: nei tentativi precedenti infatti, questi segnali venivano lanciati una sola volta, senza portare alla formazione di strutture dentali mature. A questo punto l’inserimento in bocca dei denti può avvenire, spiega il dottor Xuechen Zhang che ha guidato il team dietro la scoperta, in due modi: “Potremmo trapiantare le giovani cellule dentali nel punto in cui manca il dente e lasciarle crescere in bocca. In alternativa, potremmo creare l’intero dente in laboratorio prima di inserirlo nella bocca del paziente. In entrambe le opzioni, dobbiamo iniziare il processo di sviluppo dentale nelle primissime fasi in laboratorio”.
Una scoperta rivoluzionaria che s’inserisce nel più ampio progetto di medicina rigenerativa, volto a “scalzare” i materiali artificiali usando la biologia (cellule staminali, ambienti bioingegnerizzati) per riparare o sostituire parti anatomiche danneggiate. Tutto ciò, conclude Angelova, “Potrebbe offrire soluzioni sostenibili ed efficaci per la riparazione e la rigenerazione dei denti, quale piattaforma per l’ingegneria e la modellazione di organoidi dentali“.
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