DENTALHOUSE, a Vibo e a Rende la nuova frontiera dentistica
- Postato il 8 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
DENTALHOUSE, a Vibo e a Rende la nuova frontiera dentistica
Dentalhouse a Vibo e Rende, un percorso digitale consentirà di avere una visione ampia e altamente risolutiva delle patologie dentali
Grazie a una serie di sistemi digitali, il campo medico dentistico ha fatto passi da gigante.
Un esempio è lo studio DENTALHOUSE, dove il dottor Francesco Genovese è Direttore Sanitario, noto per essere dotato di sistemi tecnologici all’avanguardia. In questo studio dentistico, un percorso distrumentazione digitale consente di avere una visione completa e approfondita di ogni singola patologia o disturbo dentale. E di intervenire nella cura in modo mirato, non invasivo e con risultati di gran lunga risolutivi rispetto ai metodi utilizzati dai dentisti fino a qualche anno fa.
Per conoscere e sapere di più dei Percorsi digitali,ci siamo recati presso uno dei due studi DENTALHOUSE, situato in via Federico Fellini a Vibo Valentia, e ne abbiamo parlato con il dottor Francesco Genovese.
Dottor Genovese, nel suo studio vengono effettuati percorsi digitali. In cosa consiste questa nuova tecnologia?
Consiste in una serie di strumentazioni tecnologiche all’avanguardia che ci consentono di avere più informazioni possibili su tutte le patologie o disturbi dentali. Un esempio la Tac dentale, di cui molti studi dentistici ne erano privi fino a qualche anno fa, ci permette di avere una visione completa dei problemi che la vecchia panoramica, che dava una visione bidimensionale, non consentiva di avere. Quindi siamo in grado di entrare nel merito delle patologie e dei disturbi del paziente, intervenendo sull’osso e sui denti in maniera diversa rispetto al passato.
Quindi siete in grado di agire in modo più preciso e personalizzato?
Si, in modo preciso nel senso che abbiamo più capacità di individuare in modo approfondito e specifico il problema. Infatti un’altra cosa interessante, all’interno dei nostri percorsi digitali, è l’impronta ottica che permette di mostrare la forma della bocca, i denti, la masticazione, l’occlusione. Se poi all’impronta ottica, aggiungiamo la Tac dentale sovrapponendo le immagini, otteniamo anche la forma dei tessuti, la forma dei denti, quelli cariati, la condizione dell’osso, e così via. Una miriade di informazioni quindi che ci permettono di intervenire in modo mirato.
I risultati dunque saranno migliori perché decisamente più precisi?
I risultati saranno migliori perché l’analisi del problema è migliore. Non sono più dettati dalla sola capacità del dentista, ma sono agevolati da un sistema ad imbuto che permette di raggiungere l’obiettivo. Faccio un esempio: noi siamo in grado di inserire alcuni impianti senza aprire i tessuti, cioè senza suturare le gengive. E questo perché, attraverso delle guide digitali, facciamo i fori esattamente dove li abbiamo pianificati sul sistema digitale.
Per quanto riguarda i pazienti giovani, che tipo di intervento eseguite?
Le problematiche dei più giovani sono spesso dettate dalla mancanza di qualche dente o dalla presenza di carie. Però ci sono situazioni in cui un dente ha difficoltà di recuperare e quindi capita che venga estratto e inserito l’impianto, quando ci sono le condizioni. Il tutto, ovviamente, seguendo la stessa metodologia digitale.
Dottor Genovese, oggi si parla molto di turismo dentale, in molti partono per l’Albania o la Romania per fare impianti. Cosa ha da dire in merito?
Se dovessimo considerare solo i costi dietro questo tipo di intervento, sono il primo a dire: “andate in Albania”. Ma in realtà vanno valutati i risvolti della medaglia, che ci sono e sono pure importanti. Avere un rapporto con il dentista, per esempio, è una fase fondamentale per qualsiasi paziente con cui si deve creare empatia, che a sua volta vuol dire che il lavoro deve avvenire in totale sintonia. Tutto questo richiede tempo, non può verificarsi in tre giorni o una settimana. Saremmo metalmeccanici altrimenti, e non più medici.
Ci sono patologie che hanno bisogno di seguire un percorso per arrivare alla cura…
Sì, perché le condizioni della bocca non sono per tutti uguali. Ogni bocca ha la sua individualità anche con la stessa patologia, e il dentista deve interagire tenendo in considerazione le individualità.
Quindi le soluzioni non possono essere standardizzate, perché non tutti possono fare gli stessi interventi. Un servizio dentistico offerto a prezzi così scontati, difficilmente può trovare un percorso individualizzato. Poi è da considerare anche il problema della continuità e dell’assistenza che uno studio strutturato deve avere. Così come il nostro studio, dove siamo un team di venti persone, tra dipendenti e professionisti, che lavoriamo qui a Vibo Valentia e nello studio a Rende (via Papa Giovanni XXIII 13/e). Questo ci permette di offrire un’ampia soluzione e assistenza al paziente.
Si tratta di interventi su più fronti?
Esatto, è un team di professionisti che lavora e raggiunge massimi risultati perché vengono effettuati percorsi esperienziali. Il nostro slogan infatti è: percorsi semplici a soluzioni complesse. Noi appunto abbiamo gli strumenti per costruire percorsi semplici con soluzioni complesse.
Il suo invito quindi è quello di investire di più per ottenere massimi risultati?
Sì, esatto. Per avere massimi risultati e anche assistenza, che è la cosa più importante. Ma per ottenere tutto questo occorre avere a disposizione dei professionisti che interagiscono in maniera onesta e corretta e con professionalità. Sono questi gli aspetti decisivi.
Le nostre due strutture sono complesse perché dotate di tutti i sistemi di sicurezza, di personale qualificato a disposizione, di sistemi tecnologici all’avanguardia, che ci permettono di affrontare tutte le patologie del paziente e arrivare alla completa cura.
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