Dengue e chikungunya, clima e viaggi aumentano i rischi per coste e periferie in Italia

  • Postato il 14 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 1 Visualizzazioni

L’Italia è un Paese a rischio per le infezioni di dengue e chikungunya, due virus che si trasmettono attraverso la cosiddetta zanzara tigre. Condizioni climatiche favorevoli, ripresa dei viaggi internazionali, diffusione degli insetti vettori e l’aumento delle epidemie nei Paesi a clima tropicale e sub-tropicale sono fattori che potrebbero accrescere il rischio di infezioni. Nello specifico, questo rischio riguarderebbe soprattutto le aree costiere e le periferie urbane lungo tutta la penisola, anche nelle zone in cui non si sono ancora mai verificati episodi.

Lo studio pubblicato su Nature Communications

A suggerire questo pericolo di infezione è uno studio coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler e dall’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con il ministero della Salute e le Regioni/Province autonome. Nello studio, pubblicato dalla rivista Nature Communications, sono stati analizzati gli episodi di trasmissione locale tra il 2006 e il 2023. Per farlo, sono stati applicati modelli matematici per analizzare i focolai italiani e per stimare il rischio di trasmissione, tenendo conto sia della densità di popolazione che dei dati entomologici e climatici.

Nel periodo considerato all’interno dello studio, sono stati confermati 1435 casi importati di dengue e 142 di chikungunya. Per quanto riguarda dengue, queste infezioni sono state contratte prevalentemente in Thailandia, Cuba, India e Maldive; India, Repubblica Dominicana, Brasile e Thailandia per chikungunya. Nello stesso arco di tempo, sono stati diagnosticati anche 388 casi autoctoni di dengue e 93 di chikungunya.

Zanzara tigre
Dengue e chikungunya, clima e viaggi aumentano i rischi per coste e periferie in Italia (Fonte Ansa) – Blitz Quotidiano

Qual è il periodo più favorevole per la trasmissione? Stando ai dati raccolti dallo studio, quello più favorevole alla trasmissione locale, a seguito dell’importazione di un caso, è il periodo che va da luglio a fine settembre, anche se nelle aree del Sud le condizioni favorevoli possono durare anche fino a novembre. Concludendo, gli autori hanno specificato che il rischio è diffuso ed è pertanto auspicabile aumentare la conoscenza clinica di queste infezioni, mantenere alta l’attenzione alla sorveglianza e rafforzare la consapevolezza di chi rientra da luoghi in cui queste infezioni sono presenti o endemiche.

L'articolo Dengue e chikungunya, clima e viaggi aumentano i rischi per coste e periferie in Italia proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti