Demenza: negli Usa cresce più del previsto
- Postato il 13 gennaio 2025
- Di Focus.it
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Per i cittadini statunitensi di più di 55 anni, il rischio di sviluppare una forma di demenza nel resto della vita è del 42%, più del doppio rispetto a quanto stimato in passato. Se le stime riportate nello studio, pubblicato su Nature Medicine, si rivelassero corrette, si tradurrebbero in circa mezzo milione di nuovi casi quest'anno, per arrivare a un milione di nuovi casi all'anno nel 2060, considerando il progressivo invecchiamento della popolazione.. Uno studio finalmente inclusivo. La nuova analisi, finanziata dai National Institutes of Health e realizzata da diverse istituzioni statunitensi, come la Johns Hopkins University, ha considerato i dati raccolti dallo studio Atherosclerosis Risk in Communities Neurocognitive Study (ARIC-NCS), che dal 1987 ha monitorato da vicino la salute vascolare e cognitiva di quasi 16.000 partecipanti mano a mano che invecchiavano. Nessun altro progetto ha seguito per un periodo di tempo così lungo la salute cardiovascolare di una coorte di pazienti afroamericani.. Rischio rivisto. Dal 1987 al 2020 ci sono stati 3.252 partecipanti che hanno sviluppato demenza. Il rischio per gli over 55 di incorrere in questa forma di deterioramento cognitivo è risultato dunque del 42% (una media tra il 35% di rischio per gli uomini e il 48% di rischio per le donne, che sono più inclini a sviluppare demenza soprattutto perché vivono più a lungo). Le probabilità di avere demenza in età avanzata sono ancora più elevate per le persone afroamericane e per chi presenta la variante genetica APOE4, associata a un maggior rischio di malattia di Alzheimer.. Il nodo dello stile di vita. Gli studi passati avevano sottostimato il rischio di demenza a causa di una poco attentibile documentazione della malattia nei certificati sanitari e della scarsa sorveglianza delle fasi preliminari della demenza - specialmente nelle minoranze etniche, che sono anche più vulnerabili a questa malattia a causa di fattori socioeconomici.
L'aumento del numero di casi stimato da qui al 2060 è attribuibile all'invecchiamento della popolazione - 58 milioni di americani hanno più di 65 anni - ma anche a fattori genetici, all'elevata prevalenza di ipertensione, diabete, obesità, alimentazione non sana, mancanza di esercizio fisico e salute mentale trascurata..