Delitto di Garlasco, si allarga il pool di pm: ora sono tre gli inquirenti di Pavia che indagano
- Postato il 15 maggio 2025
- Cronaca Nera
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’accelerazione della nuova indagine sul delitto di Garlasco – perquisizioni a carico dell’indagato Andrea Sempio, genitori e alcuni amici (non indagati), ha portato anche a un allargamento del pool di magistrati della Procura di Pavia che indagano sull’omicidio di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Per l’omicidio l’allora fidanzato Alberto Stasi è stato condannato definitivamente a 16 anni di carcere, pena che ha in gran parte espiato, e ora è indagato per la terza volta Andrea Sempio, l’amico del fratello della impiegata di 26 anni assassinata.
Come si evince dal decreto che ieri ha portato i carabinieri a perquisire l’abitazione di Sempio, quella dei genitori e quella degli amici che con lui frequentavano casa Poggi, Mattia Capra e Roberto Freddi, oltre al procuratore aggiunto Stefano Civardi e alla pm Valentina De Stefano si è aggiunta la collega Giuliana Rizza. Tutti coordinati dal procuratore Fabio Napoleone (nella foto).
L’ipotesi di tale potenziamento della squadra di inquirenti è legata alla delicatezza delle indagini e alla mole di attività da coordinare: una marea di documenti ed elementi raccolti nella precedente indagine, alcuni dei quali ritenuti non valorizzati, e probabilmente una serie di indizi nuovi, su cui c’è riserbo, e su cui inquirenti e investigatori punterebbero. Per questo ieri sono stati sequestrati pc, telefoni vecchi e nuovi, appunti, diari, fotografie e tutto quanto può servire “a ricostruire i rapporti tra la vittima, l’indagato e la sua cerchia di amici” le sue “abitudini di vita all’epoca dei fatti, la frequentazione di casa Poggi, e ogni altro elemento utile a collocare l’indagato sulla scena del crimine in eventuale concorso con terzi”.
Uno scenario diverso da quello finora acclarato con una sentenza passata in giudicato, e che ieri ha portato a dragare un canale a Tromello, comune non molto lontano da Garlasco, vicino alla casa ora abbandonata di proprietà della nonna delle gemelle Paolo e Stefania Cappa, cugine di Chiara, a caccia dell’arma mai trovata del delitto: lì sono stati rinvenuti alcuni oggetti tra cui un martello che è ora al vaglio di investigatori e pm. Le ricerche si sono concentrate in tre punti ben precisi individuati in base a due testimonianze che tirano in ballo Stefania Cappa, che non è mai stata indagata.
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